Recensione

Everlight

Avatar

a cura di Francesco Ursino

Il Verdetto di SpazioGames

7.2

Silver Style Entertainment, nome forse sconosciuto ai più, è lo sviluppatore dietro al quale si celano gli ultimi due episodi della classica saga di Simon the Sorcerer, grazie al quale la serie è tornata nei suoi canoni più consoni dopo una sfortunata esperienza totalmente 3D. Lo sviluppatore tedesco si cimenta ancora nel genere dell’avventura grafica grazie al nuovo Everlight, un titolo che, se avete già sbirciato il voto finale, si è saputo far valere in modo discreto: scopriamo come e perché analizzando tutti gli aspetti di gioco

Era un pomeriggio buio e tempestoso…In Everlight il giocatore vestirà i panni del quindicenne Melvin; un giorno il ragazzo, per ripararsi da un brutto temporale, decide di entrare in un piccolo negozio, dove viene accolto dal proprietario, Mr. Teeth. Questo strano individuo noterà nel protagonista, dopo un breve test, una spiccata attitudine alla magia, e lo inviterà a scoprire le sue reali capacità offrendogli di salvare Tallen, un grazioso villaggio nel cuore di una sperduta foresta magica. Qui, insieme al folletto Fiona, il nostro piccolo eroe avrà l’importante compito di aiutare il villaggio a spezzare una strana maledizione, che durante la notte costringe gli abitanti a compiere i gesti più stravaganti, senza averne il più minimo ricordo la mattina seguente. Per fare questo, però, il giocatore dovrà accompagnare Melvin attraverso cinque prove, che costituiscono i capitoli attraverso cui di dipana la storia, in cui si dovranno scacciare le più grandi paure del protagonista: quella della delusione, della solitudine, del fallimento, della morte e della paura stessa.

Avventura a TallenEverlight è un’avventura grafica estremamente classica, sia nella sostanza che nella forma. Per quanto riguarda il primo aspetto possiamo affermare di trovarci davanti ad un titolo con dinamiche basate sul consueto punta e clicca, dove le attività principali del giocatore saranno il dialogo con gli altri personaggi, la ricerca di oggetti e la risoluzione di enigmi. Praticamente tutta l’avventura sarà ambientata nel piccolo borgo di Tallen, e questo avrà come conseguenza la possibilità di esplorare tutte le varie zone del villaggio. Di conseguenza il numero di ambientazioni disponibili risulterà piuttosto esiguo, elemento non proprio ottimo che viene in qualche modo compensato dalla possibilità di interagire con parecchi personaggi, caratterizzati in modo molto efficace. Si avrà a che fare, tra gli altri, con una maga hippie, un custode vecchio e scontroso, un eremita solitario e una famiglia di topolini. Una menzione speciale, in questo senso, va alla realizzazione del folletto Fiona, sempre pungente e dall’ironia decisamente caustica. Uno degli elementi quindi che contribuiscono a dare ad Everlight un sapore assai gradevole, facendolo somigliare ad un’avventura dei bei tempi andati, è costituito proprio dallo humor che scaturisce dalle battute e dalle situazioni create dai personaggi. Il mondo di Tallen è quanto di più vicino ci si possa aspettare ad una favola: ci sono gli eroi, i cattivi, gli aiutanti, perfino una dolce donzella dalle trecce bionde da salvare, e tutti concorrono allo sviluppo della storia. Quest’ultima, in verità, non può essere annoverata come l’elemento più positivo di tutta la produzione, segnalandosi a volte come poco ispirata o comunque non originalissima; va detto però che, constatato il respiro decisamente classico e didascalico dell’ambientazione e della caratterizzazione dei personaggi, l’elemento narrativo riesce nel suo compito in modo più che discreto. Approfondendo il discorso sulle dinamiche del gameplay, è stato già detto che il gioco consisterà nel superamento di cinque prove distinte. Per riuscire a completare questi compiti il giocatore dovrà spesso risolvere i problemi degli altri personaggi, per esempio estinguendo una lite o procurandosi un determinato oggetto. La natura degli enigmi disponibili è varia, ed il livello di difficoltà si attesta su buoni livelli. Tutte le varie richieste e missioni, dopo essersi rese disponibili, verranno raccolte nella schermata intitolata “diario di Fiona”. Collegato a quest’ultimo elemento è il sistema di aiuti; questi saranno presenti in numero relativo al livello di difficoltà selezionato, e limitati ad una data quantità per ogni missione. Il sistema funziona molto bene e, cosa da sottolineare, anche in queste fasi l’avventura riesce a conservare il suo spirito goliardico, grazie alle considerazioni esuberanti e decisamente spassose di Fiona. Considerando invece i dialoghi, spesso e volentieri questi costituiranno un elemento molto importante nella risoluzione delle missioni: in più di un’occasione infatti bisognerà selezionare la giusta linea di dialogo per riuscire a venire a capo di una difficile situazione, e nel caso in cui si scelga la risposta sbagliata il giocatore sarà obbligato a ripetere l’intero dialogo, fino a che non verrà selezionata la giusta combinazione di risposte e domande. L’inventario, invece, non presenta elementi di novità: il numero di oggetti disponibili non sarà altissimo, mentre diverse volte sarà possibile combinare tra loro vari oggetti. Sembra giusto affermare che l’elemento più innovativo ed incisivo, a livello di gameplay, è costituito dalla possibilità di poter passare dal giorno alla notte semplicemente cliccando sull’icona predisposta. Di notte il villaggio di Tallen cade vittima di una strana maledizione, e i suoi abitanti compiono le azioni più strane. Tutto questo incide in maniera importante sulle dinamiche di gioco, in quanto un dato oggetto o una determinata linea di dialogo sarà disponibile soltanto nelle ore notturne. Questa caratteristica del gioco risulta essere ben implementata nella linea narrativa, e rende l’avventura più varia ed impegnativa, considerando comunque che la longevità del titolo si attesterà sulla media (indicativamente nove, dieci ore).

Excalibur 2.0Anche la parte puramente tecnica di Everlight presenta elementi decisamente classici, a partire dalla grafica di gioco, in 2,5D, dove i modelli dei personaggi tridimensionali si muovono su fondali bidimensionali. La realizzazione complessiva è gradevole, soprattutto per quanto riguarda la parte bidimensionale, sebbene relegata ad una risoluzione massima di1024x768; il villaggio di Tallen presenta un gusto vagamente medievale, con casette fantasiose e costruzioni originali. I modelli tridimensionali dei personaggi invece presentano una qualità minore, sebbene in linea con quella delle avventure grafiche di più recente realizzazione: in questo senso i difetti più visibili sono una certa spigolosità dei movimenti ed una mancanza di espressività nei momenti più concitati del gioco. Altro aspetto che può essere oggetto di critica è la realizzazione non sempre perfetta della sincronizzazione delle animazioni facciali con il parlato. In ogni caso il gioco da la sensazione di essere relativamente leggero, almeno sotto il profilo delle richieste harware. Unica nota stonata in questo senso è la presenza di numerosi tempi morti dovuti ai caricamenti, più lunghi quando si tratta di ripartire da un salvataggio, meno consistenti ma comunque fastidiosi nel cambio tra una locazione e l’altra. Parlando del sonoro, il doppiaggio proposto (disponibile soltanto in lingua inglese) si è dimostrato adeguato nella maggior parte dei casi, rendendo in modo più che soddisfacente il carattere umoristico e leggero delle conversazioni. E’ da sottolineare inoltre la presenza di buone musiche d’accompagnamento, sebbene presenti in quantità esigua. I due sottofondi musicali, relativi al giorno e la notte, cosi come il tema principale del titolo, sono ben realizzati e rimangono in mente dopo poche ore di gioco: un elemento, questo, che concorre non poco all’immedesimazione.

HARDWARE

Sistema operativo: Windows 2000/XP/Vista/7Processore: Pentium 4 1,4 GHz o compatibileMemoria RAM: 1 GBScheda video compatibile DirectX 9.0c (con supporto Pixel Shader 2.0), con 64 MB di memoriaSpazio libero su HD: 3 Gb

– Personaggi spassosi e humor degno delle avventure classiche

– Ottimo sistema di aiuti

– Buon tema musicale

– Locazioni affascinanti…

– …ma in numero relativamente esiguo

– Trama con alti e bassi

– Caricamenti fastidiosi

7.2

Everlight è un’avventura di stampo classico, dall’umorismo decisamente gradevole ed arricchita dalla realizzazione ben riuscita di alcuni personaggi (su tutti il folletto Fiona). Durante i cinque capitoli proposti il gioco scorre via leggero e piacevole, a dispetto di una linea narrativa che viaggia tra alti e bassi ed un numero di ambientazioni esplorabili sotto la media. In ogni caso pensando pro e contro la sensazione che se ne ricava è positiva, grazie anche alla buona calibrazione del livello degli enigmi (cui si collega il ben riuscito sistema di aiuti) ed al gradevole tema musicale. Un’avventura, quindi, consigliata a novizi ed esperti: per i primi esplorare il villaggio di Tallen costituirà una discreta sfida, i secondi invece ritroveranno nelle situazioni proposte e nell’umorismo dei personaggi un buon modo per ricordare le avventure grafiche dell’epoca d’oro.

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite. Vuoi accedere?


Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.