PS5 già a quota 25 milioni di unità distribuite, ma i profitti crollano

I dati fiscali pubblicati da Sony ci svelano l'andamento della compagnia e della sua PS5: che numeri ha ora la divisione PlayStation?

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Sony in queste ore ha reso noti i dati per il secondo quarto dell'anno fiscale 2022, svelando l'andamento della divisione PlayStation e, di conseguenza, quello della sua PS5. Sappiamo che, fin dal suo debutto, la console è riuscita ad avere numeri importanti nonostante le scarse disponibilità (è ancora introvabile su Amazon se non su invito, per capirci) – ed è ancora questo il caso.

Secondo quanto affermato dal report, infatti, la piattaforma di ultima generazione PlayStation 5 ha visto la distribuzione di altri 3,3 milioni di unità durante il Q2, il che porta il complessivo a 25 milioni di unità distribuite dal lancio di fine 2020.

Nella prima metà dell'anno fiscale, quindi, Sony ha distribuito 5,7 milioni di PS5: l'obiettivo è arrivare a 18 milioni entro marzo 2023, quando si chiuderà l'anno fiscale e comincerà il successivo.

Tuttavia, c'è invece una flessione nel profitto dalla divisione Game & Network Services: nel Q2 le entrate sono state pari a 720,7 miliardi di yen (4,9 miliardi di euro circa), con una crescita del +12% anno su anno (dovuta soprattutto a una maggior disponibilità di PS5). Di contro, il profitto è calato del 49% (circa 290 milioni di euro), per motivi molto precisi.

Secondo Sony, infatti, questo è dovuto a una maggior spesa in costi di produzione e acquisizione (compresi i costi dell'affare Bungie), oltre all'impatto dei tassi di cambio sfavorevoli nelle diverse valute.

Sono aumentate, in compenso, le vendite di videogiochi, con 62,5 milioni di copie vendute contro i 47,2 milioni del quarto precedente. Si tratta comunque di un calo anno su anno, perché nello stesso periodo dell'anno fiscale precedente si parlò di 76,4 milioni di software venduti. E, per chi è interessato all'avvento sempre più forte del digitale, le vendite di giochi in formato digitale hanno rappresentato il 63% del totale. Lo scorso anno, nello stesso periodo, furono il 62% (thanks, VGC).

Ci sono, insomma, diversi alti e bassi nel report, che conferma un andamento più agile per PS5 grazie alle nuove scorte (Sony afferma di aver prodotto 6,5 milioni di unità durante il secondo quarto), ma in cui i profitti si sono assottigliati.

Non a caso, di recente ha fatto parlare di sé la decisione di aumentare il prezzo di PS5 in alcuni mercati – Italia compresa – proprio in virtù della crisi economica e dell'inflazione: una decisione che ha scatenato molte polemiche e che altri produttori potrebbero seguire.

Pochi giorni fa, Microsoft ha fatto sapere di non poter dire con certezza se in queste instabilità del mercato non rivedrà, in futuro, i prezzi delle sue console o dei suoi abbonamenti.