PETA si scaglia contro Far Cry 5: 'glorifica e banalizza' la pesca

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a cura di Paolo Sirio

Nei giorni scorsi, il ramo tedesco di PETA, l’associazione che si batte per difendere i diritti degli animali in tutto il mondo, ha pubblicato una nota in cui si scaglia duramente contro Far Cry 5.Sotto accusa è finita la funzionalità della pesca, che a detta dell’associazione “glorifica e banalizza la caccia e l’uccisione di pesce o altri animali”, il che andrebbe a catalogarsi sotto “contenuti non etici”.“Pescare vuol dire attirare pesce in una trappola, esporlo alla paura e alla mancanza di respiro per minuto o persino ore, così come ad un’agonia prima di essere uccisi o tagliati vivi”, spiega nella nota la biologa marina Tanja Breining.“Oggi sappiamo che un pesce è qualcuno, non qualcosa, ed è una grave colpa promuovere la pesca. I pesci sono vertebrati curiosi con personalità individuali”.Pertanto, PETA chiede che Ubisoft non pubblichi più giochi in cui si “glorifichino le uccisioni come passatempo”. Al momento, non è arrivato alcun commento dall’editore transalpino.Se volete saperne di più sul funzionamento del gioco, vi suggeriamo di dare un’occhiata alla nostra recensione di Far Cry 5. Fonte: PSU