Obsidian: noi non pratichiamo crunch nel nostro studio

Gli autori di The Outer Worlds parlando del tema caldo del crunch e assicurano: da noi non succede, per questo le persone rimangono anni

Immagine di Obsidian: noi non pratichiamo crunch nel nostro studio
Avatar

a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Il problema del crunch è uno dei temi caldi dell’industria videoludica. La pratica è nota agli addetti lavori da tempi non sospetti ma, di recente, sta riscuotendo più visibilità, grazie a segnalazioni dei dipendenti, ad auto-denunce e a una apparente volontà e tendenza a fare qualcosa per migliorare le condizioni di lavoro di chi rende realtà i videogiochi che amiamo.

Proprio nei giorni scorsi, ad esempio, Hideo Kojima aveva ammesso candidamente che Kojima Productions sta vivendo un periodo di crunch per prepararsi al lancio del suo Death Stranding. Prima del game designer giapponese, anche CD Projekt RED aveva ammesso di dover migliorare le sue pratiche lavorative, mentre alcuni dipendenti hanno segnalato il loro malcontento nei confronti di alcuni periodi di fuoco presso Naughty Dog. I nomi sono comunque tanti e sarebbe difficile elencarli tutti. A questi, però, non si vuole sommare Obsidian Entertainment, che segue la linea di Nintendo.

La software house statunitense, attualmente al lavoro su The Outer Worlds, ha commentato il problema del crunch, assicurando che non è solita praticarlo. Per questo motivo, i suoi dipendenti scelgono di rimanere per tanti anni in Obsidian.

Brian Hines, senior designer della software house, ha dichiarato ai colleghi di PCGamesN:

Obsidian non è uno studio che pratica il crunch, il che è uno dei motivi per cui le persone rimangono con noi per molto tempo.

Hines ha precisato che capita, a ridosso delle consegne, che vengano chiesti degli straordinari a dei dipendenti, «magari per una settimana, per rispettare una consegna», ma sottolinea che i periodi sono sempre limitati e che «è sempre una richiesta» e che questo viene precisato ai dipendenti, in maniera tale che non si sentano, secondo Obsidian, obbligati ad accettare.

Non c’è mai stata una marcia da crunch o di morte, o niente del genere, da un bel pezzo, nel nostro studio, che io riesca a ricordare. È una delle cose su cui ci concentriamo molto, come software house. Preferiamo tagliare delle cose che provare a fare in modo che le persone non abbiano più una vita all’infuori dell’industria.

In merito a The Outer Worlds, vi raccomandiamo di non perdere la nostra odierna anteprima dedicata al gioco, che è in arrivo il 25 ottobre su PC, PS4 e Xbox One. In seguito, il gioco di ruolo sbarcherà anche su Nintendo Switch.

Fondata nel 2003 a Irvine, Obsidian conta tra le sue fila numerose teste della ex Black Isle Studios. Ad oggi, conta su oltre 170 dipendenti e lo scorso novembre è stato annunciato il passaggio sotto l’egida di Xbox Game Studios, di proprietà di Microsoft.

Fonte: PCGamesN