Inkbox Software ha completato un progetto che sfida le convenzioni contemporanee: ricreare Zaxxon, il celebre arcade isometrico del 1982, utilizzando esclusivamente linguaggio Assembly x86-64 e facendolo girare direttamente dal firmware UEFI del computer, senza alcun sistema operativo. Il risultato è un'opera d'arte tecnica che testimonia come sia possibile tornare alle radici dell'informatica, quando l'hardware e il software dialogavano senza intermediari.
La filosofia dietro questo progetto nasce da una frustrazione profonda verso le limitazioni imposte dai moderni sistemi operativi. Come spiega lo sviluppatore di Inkbox in un video dettagliato, l'obiettivo era liberarsi completamente dalle catene del software di sistema per permettere all'hardware di esprimere il suo pieno potenziale. "Questo rappresenta la libertà totale dalle grandi aziende tecnologiche", sostiene il programmatore, utilizzando lo slogan provocatorio "Rifiuta l'OS, ritorna al metallo".
L'approccio scelto va controcorrente rispetto alla tendenza attuale di aggiungere sempre più strati di astrazione tra il codice e l'hardware. Inkbox ha invece optato per un ritorno alle origini, quando i giochi arcade venivano scritti direttamente in Assembly e comunicavano senza mediazioni con i componenti della macchina.
Creare un gioco funzionale che operi direttamente dal firmware UEFI presenta ostacoli tecnici considerevoli che vanno ben oltre la già complessa programmazione in Assembly. Il primo scoglio riguardava il sistema di input: la gestione predefinita della tastiera UEFI si è rivelata inadeguata per un'applicazione ludica, presentando ritardi incorporati che la rendevano "assolutamente inutile per i giochi", nelle parole dello sviluppatore.
La soluzione è arrivata attraverso lo sviluppo di un sistema di controllo alternativo basato su mouse e joystick, progettato per garantire la reattività necessaria al gameplay. Parallelamente, il team ha dovuto affrontare la sfida grafica più ambiziosa: creare da zero un motore capace di replicare il funzionamento di una Picture Processing Unit (PPU) retro, il tipo di processore grafico utilizzato dalle console classiche.
Il risultato finale supera le aspettative più ottimistiche: il remake di Zaxxon gira a una fluidità impressionante di 128 fotogrammi al secondo, dimostrando che l'approccio "bare metal" può offrire prestazioni superiori rispetto alle soluzioni tradizionali. L'unica concessione alla modernità riguarda l'assenza dell'audio, una caratteristica che potrebbe essere aggiunta in futuro.
Il progetto si distingue anche per la sua accessibilità e trasparenza: tutto il codice sorgente è stato rilasciato come open source sotto licenza GPLv3, permettendo alla comunità di sviluppatori di studiare e migliorare il lavoro. Secondo Inkbox, il gioco è compatibile con qualsiasi macchina x86_64 dotata di supporto UEFI, garantendo un'ampia diffusione potenziale.
Sebbene esistano altri esempi di applicazioni e giochi sviluppati per ambiente UEFI, la maggior parte si presenta come demo incomplete o limitate che funzionano come payload all'interno del firmware, piuttosto che come esperienze autonome. Il lavoro di Inkbox stabilisce invece un nuovo standard qualitativo, dimostrando che è possibile creare software completo e performante senza dipendere dai tradizionali sistemi operativi.
Gli sviluppatori interessati a esplorare questo territorio inesplorato possono accedere al codice completo e alla documentazione attraverso il repository GitHub "Space Game for x64", dove sono disponibili anche le istruzioni dettagliate per l'installazione e l'esecuzione del gioco.