Tra i videogiochi perduti per sempre, esistono titoli che assumono una dimensione quasi leggendaria tra gli appassionati. È il caso di Ratchet & Clank: Clone Home, un gioco per dispositivi mobili Java che sembrava destinato a rimanere solo un ricordo sbiadito negli archivi delle software house.
Tuttavia, la determinazione di un gruppo di fan ha compiuto quello che molti consideravano impossibile: recuperare e rendere nuovamente giocabile questa opera dimenticata della celebre saga Sony.
La missione di salvataggio ha coinvolto principalmente due figure chiave: gli studenti universitari conosciuti con gli pseudonimi "Emily" e "Super Gamer Omega Clank". Quest'ultimo aveva individuato già quattro anni fa un esemplare del gioco su un Sony Ericsson W880i, ma l'estrazione dei dati sembrava un'impresa titanica a causa della crittografia del dispositivo. Le settimane precedenti al successo erano state particolarmente scoraggianti, con il team che aveva definito "senza speranza" i tentativi di sbloccare il contenuto.
Il momento della svolta è arrivato quando gli esperti sono riusciti a violare la protezione crittografica del telefono senza danneggiarlo. Il risultato ha superato ogni aspettativa: Clone Home si è rivelato completamente funzionante, seppur con alcune imperfezioni tipiche di un prodotto mai ufficialmente rilasciato.
Le origini di Clone Home erano sempre state avvolte nel mistero. Inizialmente attribuito a Handheld Games, responsabile di titoli mobile del 2005 come Spider-Man 2: The Hero Returns e il predecessore Ratchet & Clank: Going Mobile, il gioco ha rivelato una paternità diversa. Secondo le nuove ricerche condotte da The Golden Bolt, YouTuber che aveva rilanciato la caccia al tesoro digitale nel 2019, JavaGround sarebbe stata la vera casa di sviluppo, specializzata negli ultimi giochi Java per Sony.
La teoria più accreditata sulla breve apparizione del titolo suggerisce un rilascio accidentale sui network di telefonia mobile come Cingular o Sprint. Questo spiegherebbe perché solo una manciata di utenti riuscì a scaricarlo prima della sua misteriosa scomparsa dai server, prevista originariamente per il 2006.
Chi ha potuto testare Clone Home dopo il recupero ne parla con entusiasmo, descrivendolo come superiore persino a Going Mobile. Il diciassettesimo capitolo della serie Ratchet & Clank si distingue per elementi unici: una trama deliberatamente assurda, meccaniche di gioco solide e la possibilità di controllare due diversi Lombax. Tra le armi più memorabili spicca la "Ewezie", capace di trasformare i nemici in pecore, aggiungendo un tocco di eccentricità tipicamente britannica al gameplay.
Il destino di Clone Home potrebbe essere stato segnato da dispute legali tra Sony e Handheld Games, secondo le speculazioni degli esperti. Indipendentemente dalle cause della cancellazione, il recupero rappresenta una vittoria significativa per la conservazione digitale e testimonia come la passione dei fan possa talvolta compiere miracoli nell'ambito della preservazione.