L'arrivo di DayZ nel catalogo PlayStation Plus Essential di agosto ha scatenato una tempesta perfetta che sta mettendo a dura prova l'infrastruttura del celebre survival multiplayer: migliaia di nuovi giocatori si sono precipitati sui server del titolo sviluppato da Bohemia Interactive, creando code d'attesa interminabili e frustrazioni che si moltiplicano sui social media.
I veterani di DayZ stanno vivendo una situazione paradossale: dopo anni trascorsi a esplorare le lande desolate di Chernarus con una community relativamente stabile, si ritrovano ora a fare code di centinaia di persone per accedere ai server che frequentavano abitualmente.
Come segnalato da PlayStation LifeStyle, numerosi forum specializzati e piattaforme social oggi traboccano di lamentele, con decine di thread aperti nelle ultime ore che documentano l'impossibilità di entrare in partita.
La reazione dei nuovi arrivati non si è fatta attendere, e molti hanno già deciso di gettare la spugna prima ancora di assaporare davvero l'esperienza di gioco. Un utente particolarmente seccato ha commentato: «Se devi aspettare in coda per entrare in una stanza dove verrai ucciso in un paio di secondi, non ne vale sicuramente la pena», annunciando di aver già disinstallato il titolo.
Del resto, considerando che non i giocatori non l'hanno acquistato davvero, ma solo riscattato tramite il servizio in abbonamento (trovate gift card per iscrivervi su Amazon), c'è sicuramente meno pressione di provare a godersi quello che resta sempre un "gioco gratis".
L'ironia della situazione non sfugge agli osservatori più attenti: DayZ non soffre affatto di server morti, come alcuni newcomer hanno erroneamente ipotizzato. Al contrario, l'infrastruttura sta letteralmente crollando sotto il peso del successo improvviso generato dall'inclusione nel servizio Sony.
Bohemia Interactive si trova ora nella posizione di dover scalare rapidamente la propria infrastruttura per accommodare un pubblico potenzialmente decine di volte superiore a quello abituale.
DayZ, con la sua formula di survival brutale e la sua curva di apprendimento impegnativa, potrebbe conquistare una nuova generazione di giocatori, ma solo se questi riusciranno effettivamente ad accedere ai server per sperimentarne le meccaniche uniche.
Cosa che attualmente non sta accadendo: gli sviluppatori dovranno riuscire a risolvere i problemi prima che l'ondata di entusiasmo finisca e sia troppo tardi.