La preoccupazione serpeggia tra i corridoi di Treyarch, uno degli studi più importanti dietro il franchise di Call of Duty. Con l'arrivo imminente di Black Ops 7 a distanza di appena dodici mesi dal precedente capitolo (avete visto le mappe giapponesi?), gli sviluppatori si interrogano apertamente sui rischi legati alla saturazione del mercato e sulla possibile stanchezza dei giocatori verso una formula che potrebbe apparire troppo ripetitiva. La sincerità di Yale Miller, direttore senior della produzione, nel riconoscere questi timori segna un momento di rara trasparenza in un'industria spesso riluttante ad ammettere le proprie incertezze strategiche.
Miller non ha esitato a esporre le sue preoccupazioni durante un'intervista con CharlieIntel, rivelando come il team sia consapevole dei potenziali problemi legati alla percezione di similarità tra i titoli. "Saremmo tutti dei bugiardi se dicessimo di non essere preoccupati per questo aspetto", ha dichiarato con una franchezza che raramente si sente nel mondo dei videogiochi AAA. La strategia di Activision di pubblicare due capitoli consecutivi della stessa sottoserie non è una novità assoluta, considerando che anche Modern Warfare aveva seguito questo schema tra il 2022 e il 2023.
La differenziazione temporale rappresenta uno degli assi nella manica degli sviluppatori per distinguere i due titoli. Mentre Black Ops 6 immergeva i giocatori nell'atmosfera degli anni Novanta, il nuovo capitolo proietta l'azione nel 2035, abbracciando un'estetica futuristica che dovrebbe offrire esperienze di gioco sostanzialmente diverse. Questa scelta narrativa permette di esplorare tecnologie avanzate e scenari che si distaccano nettamente dal realismo contemporaneo tipico della serie.
Le contromisure studiate da Treyarch per affrontare il problema della percezione di ripetitività si concentrano principalmente sui contenuti post-lancio e sulle stagioni live. Miller ha sottolineato l'impegno del team nel fornire "nuove esperienze di gameplay, più contenuti, più mappe e funzionalità come sistemi di prestigio delle armi più approfonditi". Questa strategia mira a mantenere vivo l'interesse attraverso un flusso costante di novità che vadano oltre il pacchetto base.
L'attenzione verso il mercato asiatico emerge chiaramente dalle recenti rivelazioni al Tokyo Game Show di Xbox, dove sono state presentate due mappe multiplayer ispirate al Giappone. Toshin ricrea una metropoli giapponese con strade illuminate al neon e un caratteristico cat café, mentre Den trasporta i giocatori in un castello tradizionale nipponico. Queste ambientazioni dimostrano la volontà di abbracciare diversità culturali che possano arricchire l'esperienza di gioco.
Tyler Bahl, responsabile del marketing di Activision Publishing, ha difeso la strategia dei rilasci consecutivi sostenendo che questa scelta offre ai giocatori "un po' più di tempo per godere di tutte le stagioni live" e per ottenere maggiori contenuti tra Black Ops 6, Warzone e il nuovo titolo. La modalità zombie, sempre molto apprezzata dai fan della serie, promette di essere particolarmente innovativa in questo capitolo, che gli sviluppatori definiscono come il più "sconcertante mentalmente" mai realizzato.
La sfida che attende Call of Duty Black Ops 7 non riguarda soltanto la qualità tecnica o il gameplay, ma la capacità di giustificare la propria esistenza in un mercato già densamente popolato. La sincerità degli sviluppatori nel riconoscere apertamente le difficoltà rappresenta un segnale positivo, dimostrando una consapevolezza che potrebbe tradursi in soluzioni creative per rinnovare una formula di successo senza tradire le aspettative di una fanbase consolidata.