The Witcher 4 migliorerà grazie alle lezioni imparate con Cyberpunk 2077

In una nuova intervista, CD Projekt spiega che cosa ha imparato dal lancio di Cyberpunk 2077 e come non ripeterà gli stessi errori su The Witcher 4.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Il lancio di Cyberpunk 2077 è ormai entrato nella storia in senso negativo, servendo come esempio perfetto su come non lanciare un videogioco tripla-A sul mercato: la situazione su console si dimostrò infatti così disastrosa da costringere perfino Sony a rimuoverlo da PS Store e portando a un'ondata di rimborsi.

Oggi come sappiamo la situazione è ben diversa e CD Projekt, rimboccandosi le maniche, ha totalmente risollevato la sua ultima fatica. Resta tuttavia un grave precedente, che inevitabilmente fa preoccupare fan e addetti ai lavori su come saranno gestiti i loro prossimi progetti.

Tra le priorità in sviluppo dovremmo vedere anche The Witcher 4, noto con il nome in codice "Polaris" e che non sarà un sequel dell'eccellente terzo capitolo (che trovate su Amazon), ma una nuova storia originale ambientata nello stesso universo.

Come impedire che The Witcher 4 possa dunque ripetere gli stessi errori al lancio di Cyberpunk 2077? In un'intervista rilasciata a Inven Global (via PlayStation LifeStyle), l'engineering director Colin Warden ha confermato che tutto il team aveva subito un brutto colpo al morale, dopo il disastroso lancio di Cyberpunk su console.

Quella orribile ricezione è stata però anche la svolta che serviva per approcciarsi allo sviluppo di videogiochi in modo diverso, per impedire che una situazione simile potesse ripetersi con nuovi titoli:

«Per il nostro prossimo progetto, Polaris, stiamo già facendo girare demo e review interne sulle console fin dall'inizio.

Questo è un passo che avevamo fatto solo successivamente su Cyberpunk 2077».

Come è ormai noto, le versioni realmente problematiche erano, guarda caso, proprio quelle console: con The Witcher 4 — o Polaris, se preferite — CD Projekt vuole assicurarsi di dedicare tutto il tempo che serve a ogni singola versione dei propri titoli.

Walder spiega che è cambiato anche l'approccio dei dirigenti nei confronti degli stessi sviluppatori, dato che adesso non ci sarà più una corsa contro il tempo per il temutissimo crunch:

«Bisogna dimostrare la voglia di impegnarsi. Ad esempio, quando si sta avvicinando una deadline, invece di tornare al crunch potremmo dire: "Sistemiamo la schedule" oppure "Approcciamoci in modo diverso".

Quando questo diventerà un comportamento ripetuto — quando il team vedrà degli impegni seri per evitare il crunch — allora la fiducia e il morale cominceranno a ricompattarsi. La gente deve vedere per credere».

L'engineering director è consapevole del fatto che le ultime pratiche sono state decisamente discutibili a livello etico, ma CD Projekt si sta rimboccando le maniche per riuscire a riconquistare la fiducia di tutti gli addetti ai lavori.

Il primo passo dovrebbe essere un lancio come si deve per The Witcher 4, dopo l'eccellente debutto dell'espansione Phantom Liberty per Cyberpunk 2077.

La compagnia aveva già annunciato che avrebbe spostato la maggior parte del team proprio su Polaris dopo l'uscita del DLC: non ci resta che attendere ulteriori informazioni sullo sviluppo.

Nel frattempo, tra pochi mesi uscirà il gioco da tavolo ispirato a The Witcher, se volete ingannare l'attesa.