Durante lo State of Unreal all’Unreal Fest 2025 tenutosi a Orlando, CD Projekt RED ha sorpreso il pubblico con una tech demo di The Witcher 4.
Anche se non si trattava di gameplay vero e proprio, quanto piuttosto di una build creata appositamente in collaborazione con Epic Games, la demo ha fornito una prima concreta anteprima delle potenzialità tecniche e artistiche del prossimo capitolo della saga.
Il video è stato realizzato per mostrare in azione Unreal Engine 5.6, motore grafico su cui sarà sviluppato il gioco liberamente ispirato ai romanzi omonimi (che trovate su Amazon).
Il risultato è un mondo vivo, dettagliato e tecnicamente all’avanguardia, che lascia intuire le ambizioni di CDPR per il futuro dell’open world fantasy.
La scena si apre con un attacco brutale da parte di una creatura, che colpisce un gruppo di viaggiatori lungo una strada desolata. A seguire, entra in scena Ciri, che assume il ruolo di protagonista: ora è una witcher esperta, decisa a rintracciare delle persone scomparse nei freddi e innevati territori di Kovir, una nuova regione mai apparsa prima nella serie.
Accompagnata dalla sua fedele cavalla Kelpi, Ciri attraversa ambienti ricchi di dettagli grazie al nuovo sistema di rendering di UE5.6. Un momento particolarmente suggestivo è stato l’"X-ray view" del corpo del cavallo, che ha mostrato una simulazione realistica della muscolatura, a dimostrazione del livello di profondità tecnica raggiunto.
Durante l’esplorazione di un mercato, le animazioni fluide e la reattività del mondo di gioco sono state protagoniste. Ciri urta un passante che lascia cadere il cibo, innescando una reazione a catena tra altri PNG presenti nella zona. Secondo quanto dichiarato da CDPR, queste interazioni avranno un impatto dinamico nel gameplay e nella narrazione.
Un'altra scena mostra Ciri riferire a un mercante il destino dei suoi uomini, mentre la telecamera si sposta su una piazza piena di vita. Oltre 300 PNG scheletrici erano attivi contemporaneamente, senza compromettere le prestazioni.
Il dato più impressionante? L’intera demo girava su una PlayStation 5 standard, con ray tracing attivo e una fluidità stabile a 60 fotogrammi al secondo. Un risultato che testimonia l’ottimizzazione dell’Unreal Engine 5.6, e che fa ben sperare per la qualità della versione finale.
Anche se si tratta solo di un assaggio tecnico, questo tech demo lascia intravedere un The Witcher 4 estremamente promettente, sia sul fronte visivo che su quello dell’interazione ambientale.
CD Projekt RED sembra determinata a spingere la saga verso nuove vette, mantenendo la sua identità narrativa ma potenziandone l’impatto con tecnologie di nuova generazione.