Il mondo dei videogiochi gacha si è abituato alle polemiche, ma raramente si assiste a una situazione in cui gli sviluppatori sembrano ignorare sistematicamente le richieste della propria community con tale determinazione.
È proprio quello che sta accadendo con Persona 5: The Phantom X, dove la risposta ufficiale di Atlus e Black Wings Game Studio alle critiche dei giocatori occidentali ha finito per alimentare ulteriormente la rabbia invece di placarla.
La gestione del lancio internazionale di questo spin-off gacha del celebre JRPG sta diventando un caso di studio su come non gestire una community di videogiocatori.
Quando il gioco è arrivato in Occidente il mese scorso, dopo un anno di disponibilità esclusiva in Cina, gli sviluppatori avevano promesso di accelerare il rilascio dei contenuti narrativi per permettere ai nuovi giocatori di raggiungere il livello della versione cinese.
Sulla carta, l'idea sembrava sensata e generosa verso la nuova utenza. Nella pratica, però, questa accelerazione si è rivelata un cavallo di Troia per politiche monetarie ancora più aggressive.
Il problema principale è emerso quando i giocatori hanno realizzato che l'aumento del ritmo di rilascio dei contenuti non è stato accompagnato da un miglioramento proporzionale delle ricompense.
In sostanza, i giocatori occidentali si sono trovati a dover affrontare una maggiore pressione temporale e finanziaria per rimanere al passo con gli aggiornamenti, senza ricevere gli strumenti adeguati per farlo gratuitamente.
La situazione è degenerata ulteriormente durante la recente livestream dedicata all'aggiornamento 1.2, previsto per oggi. Invece di annunciare modifiche sostanziali per venire incontro alle preoccupazioni dei giocatori, il team di sviluppo ha sostanzialmente confermato la propria strategia commerciale.
La decisione più controversa riguarda il sistema di banner standard del gioco, ovvero il pool base di personaggi ottenibili attraverso il sistema gacha. I nuovi personaggi non verranno aggiunti al banner standard fino a sei mesi dopo il loro rilascio iniziale, costringendo i giocatori a puntare sui banner a pagamento se vogliono ottenerli.
La giustificazione ufficiale parla di "considerazione per i giocatori" che investono valuta premium, ma la community l'ha interpretata come un'ammissione esplicita di privilegiare chi spende denaro reale.
Su Reddit, la reazione è stata immediata e severa, le preoccupazioni vanno oltre la singola decisione sui banner. I giocatori temono che questa politica possa diventare la norma, creando un precedente pericoloso. Se le vendite dovessero risultare insoddisfacenti, cosa impedirebbe agli sviluppatori di estendere questo periodo di esclusività a un anno intero?
Molti commentatori hanno fatto notare l'amara ironia della situazione: se il gioco fosse stato rilasciato in Occidente esattamente come in Cina, senza modifiche al sistema di ricompense o al ritmo di rilascio, gran parte di questi problemi non esisterebbe.
Invece, i giocatori occidentali si trovano ad affrontare una versione che combina il peggio di entrambi i mondi: un ritmo accelerato che crea pressione temporale e un sistema di ricompense che non compensa adeguatamente.
L'aggiornamento 1.2, pur includendo alcune migliorie come ricompense di login aggiuntive e doni extra, non affronta i problemi strutturali che hanno scatenato le proteste iniziali.