Svelati i contenuti sessuali violenti che hanno portato al ban di Outlast 2 in Australia

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Outlast 2 sarà un gioco per adulti e lo sarà così con convinzione che alcuni contenuti, che rappresentavano delle sequenze di violenza sessuale (così li ha valutati la Board locale), gli sono costati il ban in Australia. Lo sarà con così convinzione che vi invitiamo a non continuare a leggere il testo di questa notizia se:- non volete spoiler dal gioco;- non siete maggiorenni. La testata Kotaku
è entrata in possesso dei documenti che descrivono la scena della discordia, che ha portato il gioco ad essere bandito in Australia. Vi traduciamo il report qui sotto, sperando che abbiate tenuto conto delle precedenti raccomandazioni.“In una cutscene del gioco, una creature femminile prepara Blake al rituale. Gli dice ‘voglio vedere il tuo vero volto, il tuo seme brucerà questo mondo’. Poco dopo, lui obietta perché ha della polvere psico-attiva che gli viene lanciata sul viso, urlando ‘No! No!’, prima di ritrovarsi nella radura della foresta.La sua vista si sfoca ed è testimone di quella che sembra un’orgia rituale. Sua moglie, Lynn, chiede aiuto gridando ‘fa male! Oh, Dio!’, mentre pende da delle catene su una piattaforma di fronte alla radura. Creature umanoidi, dalla pelle grigia, piene di cicatrici e insanguinate, hanno implicitamente dei rapporti sessuali, mentre altri pregano, o cantano o gesticolano.Una creatura ne piega un’altra su una roccia, spingendo per lasciare intendere che stanno avendo un rapporto da dietro, mentre un altro siede sul bacino di un’altra creatura prona sul terreno, muovendosi ritmicamente per avere un rapporto. Altre due paia di creature stanno ugualmente avendo dei rapporti.Mentre Blake urla alle creature ‘lasciatela stare!’, un’altra creatura femminile, con i suoi seni grigi nudi, lo spinge sulla schiena, lo tiene per i polsi e spinge i suoi genitali contro di lui. Mentre Blake si lamenta dicendo ‘no! Basta!’, la creatura spinge nuovamente, prima di piazzare la sua faccia sul bacino di lui. Infine si siede e si ripulisce le labbra.”Kotaku aggiunge che “sebbene buona parte dei contatti tra la creature e Blake siano oscurati, il contesto sessualizzato e il comportamento aggressivo della creatura fanno pensare che si tratti di un attacco di natura sessuale. La Board [l’ente che ha valutato il gioco, ndr] è dell’idea che questo, combinato allo stato e alle obiezioni di Blake, rappresenti una violenza sessuale implicita.”Per questo motivo, l’ente ritiene che il gioco non possa rientrare nemmeno nella categoria R18+, motivo per cui non potrà essere commerciato in Australia.Pensate che ci siano dei contenuti narrativi che non possono rientrare nemmeno nei limiti dei prodotti per maggiorenni? E, soprattutto, sarebbe accaduta la stessa cosa se, anziché di fronte ad un videogioco, fossimo di fronte ad un altro medium? Ai posteri l’ardua sentenza.Fonte: Eurogamer.net

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