L'arrivo di Star Wars Outlaws su Nintendo Switch 2 ha sollevato una questione tecnica che va oltre il semplice porting di un gioco: se c'è chi ha accolto positivamente l'adattamento del titolo Ubisoft sulla nuova console ibrida, molti si sono chiesti perché la versione fisica non sia disponibile su una tradizionale cartuccia di gioco, ma solo attraverso una Game-Key Card che richiede il download completo del gioco.
Questo formato dei "giochi fisici digitali" si è rivelato molto controverso tra i fan, che attualmente sono molto scettici e preferiscono premiare chi si sforza di rilasciare i propri titoli interamente giocabili su una cartuccia — come ci dimostra il caso di Cyberpunk 2077.
Ma perché Ubisoft allora ha deciso di prendere questa strada? La risposta arriva da Rob Bantin, architetto audio del motore Snowdrop utilizzato da Star Wars Outlaws, che ha fornito una spiegazione chiara sui social media riguardo questa scelta apparentemente controversa.
Come segnalato da GoNintendo, l'audio architect spiega che le cartucce di Switch 2 non riescono a gestire la velocità di streaming necessaria per caricare dinamicamente gli ambienti complessi del gioco. Il problema risiede nella comunicazione tra formato fisico e SoC della console, che avviene tramite standard eMMC con una velocità massima di trasferimento dati di 400MB/s.
Questa limitazione tecnica si scontra con le esigenze di Star Wars Outlaws, un gioco progettato per piattaforme più potenti e che richiede un flusso continuo di dati superiore ai 400MB/s per mantenere fluida l'esperienza di gioco: la differenza tra le aspettative tecnologiche del titolo e le capacità hardware della Switch 2 ha quindi costretto Ubisoft a optare per una soluzione alternativa.
Bantin ha però precisato un aspetto importante: una versione su cartuccia tradizionale sarebbe stata possibile se il gioco fosse stato sviluppato fin dall'inizio specificamente per Switch 2. Il problema è che Star Wars Outlaws (lo trovate su Amazon) era già in una fase avanzata di sviluppo quando sono emersi i primi dettagli sulla nuova console Nintendo, cosa che ha impedito al team di riprogettare l'architettura del gioco per adattarla alle specifiche tecniche della piattaforma.
Questa situazione potrebbe rappresentare un caso emblematico per il futuro dei titoli tripla-A su Switch 2: le case di sviluppo che vorranno sfruttare appieno le capacità della console dovranno considerare fin dalle prime fasi di sviluppo le specifiche tecniche della piattaforma Nintendo.
L'ammissione dello sviluppatore potrebbe spiegare anche perché così tanti sviluppatori stanno scegliendo di utilizzare le controverse Game-Key Card, anche dopo che i giocatori hanno reso particolarmente evidente di non essere fan di tale formato: in alcuni casi, gli studi potrebbero non avere molta scelta.