Le recensioni di Hollow Knight: Silksong su Steam stanno mettendo in luce un divario curioso che riguarda la localizzazione del gioco. Se la maggior parte delle lingue mostra valutazioni “per lo più positive” o addirittura “estremamente positive”, il cinese semplificato si distingue per un verdetto “misto”, alimentato da una traduzione che sta lasciando i giocatori più confusi che soddisfatti.
Un problema emerso già ai tempi della demo di Gamescom, quando i primi feedback segnalavano una qualità insoddisfacente della localizzazione.
La funzione di Steam che suddivide le recensioni per lingua aiuta a capire quanto il problema sia concreto: tra le oltre 6.000 valutazioni in cinese semplificato, il giudizio resta fortemente penalizzato rispetto a quello espresso in cinese tradizionale e nelle altre lingue principali.
Molti utenti cinesi, infatti, sottolineano come la traduzione utilizzi una grammatica classica e arcaica, l’equivalente di giocare un titolo moderno in italiano ma con il linguaggio di Dante o Tasso. Formalmente corretto, certo, ma inadatto a un’esperienza immediata e coinvolgente.
Alcuni giocatori avevano già avvertito del rischio: durante la demo, un utente definiva la traduzione “terribile”, temendo un’ondata di recensioni negative in caso di mancati aggiustamenti. Altri lamentano frasi innaturali, confuse e perfino imbarazzanti, molto lontane dallo stile chiaro e diretto del primo capitolo.
Matthew “Leth” Griffin, direttore marketing e publishing di Team Cherry, è intervenuto direttamente per rassicurare la community cinese: attraverso i social ha ringraziato i fan per i feedback e promesso miglioramenti significativi alla traduzione nelle prossime settimane. Una risposta che dimostra la volontà dello studio di non trascurare un mercato cruciale come quello asiatico.
L’episodio ribadisce ancora una volta quanto la qualità delle localizzazioni sia fondamentale nell’industria videoludica. Un titolo atteso da anni come Silksong rischia di perdere parte del suo fascino se i giocatori non riescono a immergersi pienamente nella narrazione.
La speranza è che i correttivi in arrivo restituiscano al pubblico cinese la stessa esperienza di chi, altrove, sta vivendo l’avventura di Hornet senza barriere linguistiche.