La notizia che i fan della celebre spia Sam Fisher stavano aspettando è finalmente arrivata durante una diretta streaming di IGN Fan Fest: Fall Edition. Derek Kolstad, creatore e showrunner della serie animata Splinter Cell: Deathwatch su Netflix, ha confermato che la piattaforma ha dato il via libera a una seconda stagione.
L'approccio narrativo della seconda stagione promette di espandersi rispetto al capitolo inaugurale. Kolstad ha spiegato che, nonostante il finale della prima stagione abbia chiuso definitivamente alcune vicende di personaggi chiave, il seguito adotterà quello che definisce un "approccio ibrido". In pratica, gli eventi conclusivi verranno affrontati senza però essere né ignorati completamente né ripresi in modo esplicito dall'inizio.
Lo showrunner, noto per aver creato la saga cinematografica di John Wick, ha delineato la sua visione per il proseguimento della storia. La seconda stagione presenterà una narrazione più ampia e articolata, mantenendo però quella qualità intima nei personaggi e nelle sequenze d'azione che ha caratterizzato gli episodi iniziali. Kolstad ha voluto sottolineare come questa combinazione di scala epica e dettaglio personale rappresenti l'essenza del suo approccio creativo.
Per illustrare meglio il tono delle prossime puntate, Kolstad ha fatto riferimento a Die Hard: Duri a morire, terzo capitolo della saga con Bruce Willis. Pur essendo un film ricco di esplosioni e inseguimenti automobilistici su larga scala, la scena più memorabile rimane quella dello scontro ravvicinato di John McClane con i poliziotti corrotti dentro un ascensore: brutale, sanguinosa e claustrofobica. Questo è esattamente il tipo di azione che lo showrunner intende portare nella nuova stagione di Splinter Cell: Deathwatch.
Sul fronte delle tempistiche, Kolstad si è mostrato cauto nel fornire date precise. Essendo relativamente nuovo al mondo dell'animazione, ha ammesso di aver compreso quanto siano lunghi i processi produttivi in questo settore. Tuttavia, ha rassicurato i fan dichiarando che la preproduzione è già pienamente avviata e che tutto il team è estremamente entusiasta della direzione intrapresa.
Un dettaglio che ha scaldato il cuore degli spettatori riguarda Kaiju, il cane di Sam Fisher introdotto nella prima stagione. Date le esperienze passate di Kolstad con gli animali domestici nelle sue opere – ricordiamo la tragica sorte del cucciolo in John Wick – molti temevano per la sorte del fedele compagno canino dell'agente segreto. Lo showrunner ha però voluto fugare ogni dubbio con una promessa esplicita: Kaiju rimarrà al sicuro per sempre.
La prima stagione di Splinter Cell: Deathwatch ha ottenuto riscontri positivi dalla critica specializzata. La serie rappresenta un ritorno significativo per il personaggio di Sam Fisher, protagonista della fortunata saga videoludica di Ubisoft che non vedeva nuove uscite da diversi anni. L'adattamento animato su Netflix ha quindi riportato l'iconico agente segreto sotto i riflettori, offrendo ai fan una narrazione sanguinosa e adulta che rispetta lo spirito dei giochi originali. Tutti gli episodi della prima stagione sono attualmente disponibili sulla piattaforma di streaming.