Dopo le perdite di dati del 2011, a causa di un attacco informatico al PSN, Sony ha subito una causa dalla Information Commissioner’s Office del governo britannico, in quanto l’azienda giapponese avrebbe dovuto proteggere con maggior accuratezza i dati dei suoi utenti.Ieri è arrivata la condanna a 250.000 sterline e Sony ha comunicato che non andrà in appello: “Dopo un’attenta riflessione, non ricorreremo in appello. Questa decisione riflette l’impegno nel voler proteggere i dati del nostro network. […] Siamo comunque in disaccordo con la decisione nei nostri confronti“.L’istituzione britannica ha preso atto della rinuncia.