Nuove indiscrezioni infiammano la community di Resident Evil: Secondo quanto riportato dal noto insider Dusk Golem, il nono capitolo principale della saga Capcom sarebbe nato con un’identità completamente diversa da quella attuale.
Sviluppato inizialmente tra il 2016 e il 2017, il primo concept di Resident Evil 9 puntava a diventare un open world multiplayer ambientato su un’isola ispirata a Singapore, con Leon S. Kennedy e Jill Valentine come protagonisti.
La svolta verso questa formula “aperta” e corale sarebbe nata come reazione al lancio non entusiasmante (almeno inizialmente) di Resident Evil 7 (che trovate su Amazon), che non aveva centrato del tutto le aspettative di Capcom nonostante le vendite a lungo termine poi si siano rivelate solide.
L’idea, dunque, era quella di tornare a qualcosa di più action-oriented, abbandonando il survival horror claustrofobico in favore di una produzione più moderna e aperta alla cooperativa.
(2/6) for a while now, though a lot of what he's shared is about an old scrapped version of RE9, which he shared I think 11-12 months ago.
— AestheticGamer aka Dusk Golem (@AestheticGamer1) May 22, 2025
So RE9 originally started development in 2017 (Andi says 2016/2017, but it was in early 2017 after RE7 underperformed at launch to Capcom's
Tuttavia, secondo Dusk Golem, il progetto avrebbe subito un profondo reboot nel 2021, proprio intorno all’uscita di Resident Evil Village.
Non tutto sarebbe stato buttato: Leon rimarrebbe comunque protagonista nel concept attuale di RE9, ma l’impostazione multiplayer sarebbe stata abbandonata in favore di un’esperienza più tradizionale per la saga.
Nella stessa ondata di rivelazioni, viene confermata anche la cancellazione di Resident Evil: Revelations 3, un titolo mai annunciato ufficialmente ma discusso più volte tra gli insider.
Il gioco, incentrato su Rebecca Chambers, era pensato inizialmente come esclusiva Nintendo Switch, ma è stato ufficialmente archiviato nel 2022.
Queste informazioni, se confermate, fanno riflettere su quanto anche colossi come Capcom siano pronti a sperimentare (e a tornare sui propri passi) pur di mantenere vivo l’interesse verso una saga storica.
L’idea di un open world multiplayer con Leon e Jill suona affascinante sulla carta, ma snaturare di base l’essenza stessa di Resident Evil.
Personalmente, sono felice che abbiano fatto marcia indietro. Non tutto deve diventare un sandbox da vivere in compagnia: l’atmosfera, la tensione e l’intimità del pericolo sono parte integrante del DNA della serie.
E sinceramente, vedere Leon tornare in una nuova avventura single player ha molto più senso per il cuore dei fan (sperando non debbano aspettare troppo per vederlo in azione).