Ghost of Yotei sarà un’esperienza narrativa e open world della stessa portata di Ghost of Tsushima, e questa per molti giocatori è un’ottima notizia.
Secondo quanto dichiarato dal creative director Jason Connell in una recente intervista a VGC, il nuovo gioco targato Sucker Punch è stato sviluppato con in mente numeri “simili in termini di scala e portata” rispetto al suo predecessore (che trovate su Amazon).
In sostanza, chi ha apprezzato l’equilibrio tra durata e profondità del primo capitolo si troverà perfettamente a casa.
Connell ha sottolineato come il team abbia preso Tsushima come punto di riferimento diretto per la struttura e il ritmo dell’avventura. «Abbiamo trovato molto soddisfacente quel tipo di dimensione,» ha detto, «e c’erano dei buoni numeri da cui partire.»
Il risultato è un gioco che, nella visione degli sviluppatori, offrirà lo stesso tipo di impegno in termini di ore necessarie per completarlo. E se si considera che la campagna principale del primo titolo richiedeva in media circa 25 ore, con una media di oltre 60 ore per chi punta alla percentuale massima, Ghost of Yotei sembra avere tutte le carte in regola per incastrarsi perfettamente tra gli altri open world già presenti nei backlog di tanti giocatori.
La promessa di Sucker Punch, però, va oltre la semplice durata. Il gioco sarà profondamente focalizzato sulla libertà del giocatore, più che in qualunque altro titolo dello studio, e inviterà a esplorare il mondo con approccio libero, lasciandosi guidare dalla curiosità. «Il modo migliore per giocare è trovare qualcosa di interessante all’orizzonte e seguire il viaggio», ha dichiarato il team, sottolineando come l’esperienza non voglia mai forzare il giocatore o guidarlo in maniera rigida.
In un’epoca in cui molti RPG open world sfiorano o superano le 100 ore, una campagna compatta ma ricca come quella di Ghost of Yotei potrebbe rivelarsi un perfetto equilibrio tra narrazione, esplorazione e impegno sostenibile. Sperando che il gioco non sia troppo simile al primo, però.