Per il 69% dei giocatori, le microtransazioni cosmetiche sono accettabili, solo il 6% non compra mai in-game

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

La questione relativa alle microtransazioni nei videogiochi è sempre caldissima, soprattutto ora che lo Stato delle Hawaii sta tentando la via dell’impedimento legale a questo tipo di pratiche verso i minorenni.Secondo quanto rilevato dalla piattaforma di rilevamento dati Qutee, tuttavia, solamente il 6% dei giocatori non spende mai in microtransazioni, mentre ben il 69% ritiene che le microtransazioni dedicate a contenuti di tipo cosmetico siano perfettamente accettabili. Si tratta, per comprenderci, di quegli acquisti in-game volti a modificare l’aspetto o l’outfit del vostro avatar.Il 22% delle persone che hanno partecipato allo studio (con oltre 10.000 risposte ai diversi quesiti) ritiene in ogni caso che le microtransazioni sul modello pay-to-win siano tossiche per il gioco. In questo caso, si tratta di quelle feature a pagamento che offrono un vantaggio tangibile a chi è disposto a spendere di più.Apprendiamo anche che solo l’1,3% si ritiene un “fan” delle microtransazioni, mentre è anche interessante notare che il 71% degli intervistati ritiene che i videogiochi valgano i soldi che costano, mentre il 9% ha risposto con un secco no. Fonte: GamesIndustry

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