Palworld, il successo si paga: i server costano quasi 500mila dollari al mese

Il trionfo inaspettato di Palworld ha fatto schizzare anche il costo dei server per gli sviluppatori, che ora costano quasi 500mila dollari al mese.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Fino a qualche settimana fa, nessuno avrebbe mai potuto immaginare che Palworld sarebbe stato in grado di monopolizzare l'attenzione del pubblico e dimostrarsi uno dei primi fenomeni videoludici del 2024.

Ovviamente, non potevano comprensibilmente aspettarselo neanche gli sviluppatori, che si sono subito dovuti adeguare a una base di giocatori ben superiore a quella che poteva essere ogni più rosea previsione.

I numeri su Steam e su Xbox Game Pass (lo trovate su Amazon) sono infatti da capogiro, avendo raggiunto solo nelle scorse ore un totale di 19 milioni di giocatori in meno di un mese.

Cifre semplicemente pazzesche, ma che date le componenti multiplayer hanno avuto un "prezzo da pagare". Letteralmente.

Il network engineer di Pocketpair, Chujo Hiroto, ha infatti segnalato sul proprio profilo X di aver ricevuto un ordine ben preciso dal team di sviluppo: non far mai cadere i server, a qualunque costo (via PC Gamer).

E questo costo è quantificabile esattamente in 478mila dollari al mese: una cifra necessaria per garantire che 19 milioni di utenti possano godersi Palworld in qualunque momento della giornata e senza interruzioni.

È chiaro che le enormi vendite ottenute hanno permesso di giustificare e supportare ampiamente la cifra spesa, ma ciò non toglie che si tratti di un prezzo davvero stellare per quella che, alla fine, resta una produzione indipendente in accesso anticipato.

Ovviamente è improbabile che 19 milioni di utenti continuino a giocare sempre e assiduamente a Palworld, motivo per il quale è probabile che il costo sarà modulato in base alle effettive necessità e tenendo conto di eventuali cali.

Si tratta comunque di un retroscena che, ancora una volta, rende l'idea di quanto sia stato esplosivo il fenomeno Palworld, che almeno per il momento non sembra avere alcuna intenzione di fermarsi.

E questo nonostante le costanti accuse di plagio, che hanno spinto perfino The Pokémon Company ad ammettere di volerci vedere chiaro.

Una dichiarazione che ha scatenato un comprensibile panico in Giappone: alle celebrità giapponesi è stato "sconsigliato" di menzionare Palworld, proprio per paura di possibili ritorsioni dalla compagnia di Pokémon.