Palworld ha ora battuto Pokémon, per davvero

Palworld ha venduto sette milioni di copie in cinque giorni, battendo i risultati ottenuti da Pokémon Legends: Arceus nella prima settimana.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Palworld è un fenomeno inarrestabile, sebbene ci sia ancora chi lo identifica come un clone dei Pokémon senz'arte né parte.

Senza scomodare i ben noti Scarlatto e Violetto (che trovate su Amazon), il gioco si ispira palesemente ai celebri pocket monster.

Disponibile in versione Game Preview, Palworld è diventato un caso, con un tutte le polemiche di circostanza.

Come riportato anche da The Gamer, infatti, Palworld ha venduto sette milioni di copie in cinque giorni, battendo i risultati ottenuti da Pokémon Legends: Arceus nella prima settimana.

Arceus è stato un grande successo per Nintendo, diventando il gioco di Pokémon che ha venduto più velocemente all'epoca.

Ha piazzato infatti 6,5 milioni di copie in una settimana, superando i sei milioni di Spada e Scudo.

Come riportato da My Nintendo News, Palworld ha superato entrambi i titoli con i suoi impressionanti sette milioni di copie vendute, senza considerare le vendite su Xbox e il numero di giocatori con Game Pass.

Al momento in cui scriviamo, a Palworld mancano ancora due giorni alla fine della prima settimana, quindi siamo più che certi che il numero continuerà a salire.

Per fare un paragone, al momento del lancio ha raggiunto l'impressionante numero di 200mila giocatori contemporanei su Steam, ma da allora il numero è salito a ben 1,8 milioni.

Ora è il secondo gioco più giocato sulla piattaforma, battuto solo dal picco storico di PUBG (3,2 milioni).

Insomma, che piaccia o no, il titolo di Pocketpair continua a battere record su record.

Vero anche che sulla questione del presunto "plagio" di Palworld ai danni di Pokémon è intervenuto anche l'ex capo legale di The Pokémon Company.

Del resto, ciò ha alimentato da poco anche i sospetti anche di diversi sviluppatori dell'industria, che si stanno cominciando a chiedere se non siamo davvero di fronte a un clamoroso plagio.