Palworld e il "caso plagio": parla l'ex capo legale di The Pokémon Company

Tiene ancora banco la questione del presunto "plagio" di Palworld ai danni di Pokémon: interviene sulla questione l'ex capo legale di The Pokémon Company.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Il lancio di Palworld in accesso anticipato è stato accolto con autentico entusiasmo da parte della community, che in pochissimi giorni ha permesso al titolo di Pocketpair di battere quasi ogni possibile record.

Un vero e proprio successo quasi piovuto dal cielo per il "Pokémon con le armi", disponibile anche tramite l'abbonamento Xbox Game Pass (lo trovate su Amazon), ma che ha inevitabilmente acceso i riflettori anche sul design dei mostriciattoli in-game, in questo caso conosciuti come "Pal".

I fan della serie ideata da Game Freak hanno infatti lanciato accuse di plagio: secondo la community, molti dei design sarebbero infatti sospettosamente troppo simili a quelli visti in Pokémon, lanciando numerose ombre su quello che resta comunque il primo fenomeno del 2024.

Pocketpair si è difesa negando ogni accusa e sostenendo di non aver affatto violato il copyright, mentre da parte di Nintendo e Pokémon è arrivato un più sospettoso "no comment" sull'intera vicenda. Anche se non sappiamo se sia arrivato perché si stia analizzando il tutto da un punto di vista legale o solo per non "regalare pubblicità".

In un'intervista rilasciata a Game File è intervenuto sulla questione anche Don McGowan, l'ex capo legale di The Pokémon Company dal 2008 fino al 2020: uno che, insomma, ha molta esperienza di Cease & Desist lanciati su fan-game e svariati tipi di plagi.

E il suo commento sembra preannunciare un potenziale brutto destino per Palworld, facendo eco al sentimento di molti fan di Pokémon sui social:

«Mi sembra l'ennesima copia senza senso che avrei visto migliaia di volte quando ero capo legale di Pokémon.

Sono solo sorpreso che sia arrivato fino a qui».

Ovviamente vale la pena di ricordare che Don McGowan non lavora più a The Pokémon Company e, di conseguenza, la sua opinione va presa con le dovute precauzioni.

Resta il fatto che anche l'ex capo legale sembra si sia fatto la stessa domanda che ha lasciato perplessi tantissimi fan di Pokémon, ovvero come abbia fatto Palworld a evitare così a lungo le cause legali.

Insomma, il "caso plagio" sembra che possa soltanto riaccendersi dopo queste dichiarazioni: vedremo se effettivamente ci saranno gli estremi per una causa legale o se il titolo di Pocketpair, che continua a battere record su record ignorando qualunque polemica, continuerà a volare senza fermarsi.