Il fenomeno delle imitazioni non autorizzate di videogiochi celebri continua a proliferare sui principali store digitali, sollevando interrogativi sui controlli di qualità e sui meccanismi di approvazione delle piattaforme.
L'ultimo caso in ordine cronologico riguarda "Anime Village Online", un titolo apparso sul PlayStation Store che presenta evidenti somiglianze con la popolare serie Animal Crossing di Nintendo.
La scoperta è stata fatta da un utente Reddit, che ha condiviso uno screenshot del gioco sulla piattaforma, scatenando discussioni sulla legittimità di simili prodotti.
Secondo le informazioni presenti sullo store, Anime Village Online è in sviluppo da parte di Wisnu Sudirman e ha una data di rilascio prevista per il 2027.
La descrizione ufficiale promette "un accogliente gioco di simulazione di vita dove puoi creare il villaggio dei tuoi sogni, decorare la tua casa e goderti un mondo pacifico, sia giocando da solo che con gli amici online".
Nonostante non siano ancora disponibili screenshot del gameplay, l'artwork principale del gioco mostra chiaramente un'ispirazione molto marcata all'estetica di Animal Crossing.
La questione solleva dubbi simili a quelli emersi all'inizio del 2024, quando un altro titolo sospetto aveva fatto la sua comparsa sullo stesso store digitale.
Si trattava di Anime Life Sim, sviluppato da Maksym Vysochanskyy, un programmatore già in passato accusato di creare giochi di bassa qualità utilizzando asset preconfezionati.
L'indagine condotta da Good Vibes Gaming aveva rivelato che Anime Life Sim utilizzava le stesse schermate di un template chiamato "CozyLife Social Sim Game", disponibile su Fab, una piattaforma di asset per sviluppatori.
La scoperta aveva portato alla rimozione sia del gioco dal PlayStation Store che del template dalla piattaforma di asset. Questo episodio aveva già messo in luce le lacune nei sistemi di controllo degli store digitali, che sembrano permettere la pubblicazione di contenuti potenzialmente problematici.
Il problema dei giochi clone e dei cosiddetti "asset flip" - titoli creati assemblando rapidamente elementi grafici e di gameplay preesistenti - non è esclusivo del PlayStation Store.
Anche il Nintendo eShop ha dovuto affrontare situazioni simili, con numerosi prodotti di dubbia qualità che riescono a superare i filtri di approvazione.
Spesso questi giochi utilizzano titoli studiati appositamente per apparire nei risultati di ricerca di franchise popolari, sfruttando la confusione dei consumatori.
Un caso emblematico risale a due anni fa, quando "The Last Hope: Dead Zone Survival" fu rimosso dal Nintendo eShop dopo essere stato accusato di essere una copia scadente di The Last of Us.
Digital Foundry aveva bollato il titolo come "il peggior gioco mai testato", evidenziando la grafica obsoleta e la qualità generale inaccettabile. Questo episodio aveva contribuito ad accendere i riflettori sulla necessità di controlli più rigorosi da parte delle piattaforme digitali.
La situazione di Anime Village Online rimane in evoluzione, con la community che si interroga sui tempi e sulle modalità di un eventuale intervento da parte di Sony.
Resta da vedere se il gioco raggiungerà effettivamente la data di rilascio prevista per il 2027 o se sarà rimosso prima, seguendo il destino del suo predecessore.
La persistenza di questi fenomeni solleva questioni più ampie sulla responsabilità delle piattaforme digitali nel garantire standard qualitativi e nel prevenire potenziali violazioni della proprietà intellettuale, un tema sempre più rilevante nell'ecosistema videoludico contemporaneo.