No Man’s Sky
è finalmente disponibile da oggi su PlayStation 4 e, mentre gli utenti PC attendono il 12 agosto, Sean Murray ha voluto provare a fare ancora una volta chiarezza su quale sia lo scopo dell’esperienza di gioco. Parlando con i colleghi del sito GameReactor, infatti, lo sviluppatore è tornato sulle precedenti dichiarazioni dalle quali sembrava che l’obiettivo fosse il raggiungimento del centro dell’universo.
“Originariamente, tenevamo a mente questo obiettivo per No Man’s Sky e, quando la stampa ce lo chiedevano, dicevamo ‘beh, ad esempio potresti provare a raggiungere il centro dell’universo’. Ma personalmente non lo abbiamo mai immaginato come lo scopo del gioco”
ha spiegato Murray. “Ad alcuni nella critica relativa ai videogiochi e ai media, ed anche a diversi giocatori, quell’idea ha fatto stare bene, si dicevano cose come ‘ok, quindi c’è un obiettivo’.”Murray dichiara anche che il team non ha l’ambizione di creare un gioco che vada avanti all’infinito, né quella di avere un gioco perfetto. Con gli aggiornamenti futuri, sicuramente l’esperienza migliorerà, dal suo punto di vista. “La nostra ambizione era, per almeno un singolo momento quando giochi, farti sentire parte del pianeta in cui atterri, farti sentire come se fosse un luogo reale. È una cosa che devi scoprire da solo, c’è un momento di meraviglia, e per me è davvero incredibile che i giochi possano riuscire in questo intento, è una cosa che da sola giustifica l’intero gioco. No Man’s Sky non deve fare niente più di questo, e io ne sarei contento.”
Vi ricordiamo che, mentre la nostra recensione è in lavorazione, abbiamo proposto le nostre prime impressioni sul gioco in uno speciale dedicato. In caso ve lo foste perso, potete leggerlo cliccando qui.
