Nintendo ha "ucciso" il suo più famoso emulatore su Steam

Come ampiamente prevedibile, Nintendo non ha affatto preso bene il lancio dell'emulatore Dolphin su Steam, pretendendone la rimozione dallo store.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Come ampiamente prevedibile, il lancio dell'emulatore Dolphin su Steam non è affatto sfuggito a Nintendo, che ha rapidamente preso provvedimenti per tutelare la sua proprietà intellettuale.

Si tratta infatti del più famoso emulatore per le console Nintendo: il lancio su Steam avrebbe permesso di utilizzare l'applicazione anche su Steam Deck, trasformandola in un potenziale competitor di Switch (trovate il modello OLED su Amazon).

Ed anche per questo c'era curiosità di scoprire quanto sarebbe durato: oggi sappiamo che la sua vita è stata di... due mesi circa. Forse più di quanto in molti ci si sarebbero aspettati, ma che riflette ugualmente la tempestività di Nintendo nella tutela dei suoi giochi.

La casa di Kyoto ha dunque fatto rimuovere tempestivamente l'emulatore dallo store di casa Valve: adesso non è infatti più possibile riuscire a trovare la sua pagina ufficiale, che reindirizzerà direttamente alla home page.

Con un breve comunicato inviato alla redazione di Kotaku, la casa di Super Mario ha anche spiegato il motivo di questa decisione, anche se in realtà c'erano ben pochi dubbi al riguardo:

«Nintendo è impegnata nella protezione del duro lavoro e della creatività degli ingegneri videoludici e degli sviluppatori. L'emulatore elude illegalmente le misure di protezione di Nintendo e permette di far girare copie illegali dei giochi. 

L'utilizzo di emulatori illegali e di copie illegali dei giochi fa male allo sviluppo e soffoca l'innovazione. Nintendo rispetta la proprietà intellettuale delle altre compagnie, e si aspetta che anche loro facciano altrettanto».

La richiesta di rimozione arrivata a Valve faceva infatti riferimento all'utilizzo di chiavi crittografiche incorporate all'interno dell'emulatore, rendendolo a tutti gli effetti un prodotto illegale: di conseguenza, Steam non aveva altra scelta se non quella di rimuovere l'emulatore dal suo store.

Dal canto suo, gli autori dell'emulatore non sembrano volersi dare per vinti: pur annunciando di aver posticipato "a tempo indeterminato" il lancio su Steam, hanno anche sottolineando che stanno valutando tutte le loro opzioni e risponderanno nel merito nel prossimo futuro. Vedremo come si evolverà la situazione.

Nel frattempo, Nintendo continua a festeggiare per le vendite ottenute dalle sue esclusive: il successo di Zelda Tears of the Kingdom ha riportato sulla cresta dell'onda anche Breath of the Wild.

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