E’ stato istituito ieri il Partito Anti PowerPoint (APPP) creando il primo partito politico al mondo creato dal malumore degli utenti Microsoft Office residenti in Svizzera per poter vietare l’utilizzo del software nel paese.Stando ai dati rilasciati da APPP l’utilizzo del software di presentazione PowerPoint crea danni all’economia svizzera per circa due miliardi di Franchi Svizzeri (quasi due miliardi di dollari) ogni anno che, se calcoliamo tutta l’Europa porta il buco economico sui centosessanta miliardi di Euro annuali. Questo dato è stato ottenuto stimando il numero di impiegati che sono costretti ad assistere a slide di presentazioni aziendali inconcludenti e, che non hanno ricevuto alcun beneficio per l’attività lavorativa.La democrazia Svizzera consente un referendum con la raccolta di centomila firme di cittadini votanti. E, l’obbiettivo di APPP è proprio la richiesta di una votazione per poter bandire dal paese PowerPoint e qualunque altro software di presentazione. Ovviamente, il partito mira anche a raccogliere voti per le prossime elezioni nazionali di ottobre.Il partito è anche interessato a farsi conoscere negli altri paesi. Dal sito ufficiale di APPP possiamo già notare i link (ancora non funzionanti) per le pagine tradotte in altre lingue, in modo di diffondere la filosofia anti PowerPoint.Il presidente del movimento, Matthias Poehm, nella prima conferenza stampa del partito ha lanciato un appello ai suoi sostenitori:”Vogliamo che il mondo prenda parte alla nostra causa diffondendo il nostro manifesto in tutte le lingue possibili, abbiamo solo bisogno di gente volenterosa a tradurre i nostri comunicati nelle proprie lingue“.Poehm non è la prima persona ad esprimersi contro il software di presentazione. Già nel 2003 ci fu una relazione di Edward Tufte, specialista nelle rappresentazioni di dati numerici intitolata: “Lo stile cognitivo di PowerPoint” dove veniva evidenziato come il programma danneggiasse l’abilità di pensare dell’utente. Nel 2010 fu il New York Times a pubblicare un articolo sui danni del software all’Esercito USA nel comunicare le proprie strategie belliche con presentazioni slide.Resta che gli obbiettivi del partito siano ancora lontani dal raggiungimento, dato che al momento sono state raccolte solo duecentoquarantacinque firme per il referendum, quota be lontana dalle centomila richieste. L’unico vero obbiettivo raggiunto dai partecipanti al momento è stato uno sconto di dieci Euro per l’acquisto del nuovo libro anti PowrPoint di Poehm, lasciando il dubbio che l’iniziativa politica non sia altro che una mossa commerciale del suo leader.Microsoft non si è ancora espressa nei confronti di questa nuova iniziativa “politica” nata in Svizzera. Nella sezione sottostante potrete trovare il link alla pagina ufficiale.