Continuano ad arrivare dettagli sull’intervento di Julien Merceron alla conferenza della Cité des Sciences et de l’Industrie di Parigi. Attualmente, lo sviluppatore è technology director presso Bandai Namco, ma in precedenza ha lavorato, tra gli altri, anche con Konami e Kojima Productions per la realizzazione di FOX Engine. Se, quindi, pochi giorni fa erano arrivati dettagli sul divorzio tra il publisher e Hideo Kojima, in questa parte della conferenza Merceron ha preferito concentrarsi su l’incontro con l’autore di Metal Gear, e sui metodi di lavoro da lui utilizzati, snocciolando qualche curioso aneddoto. Secondo il suo racconto, ha incontrato per la prima volta Kojima nel 2001 alla GDC. Il game designer aveva problemi con i suoi programmatori, e chiese a Merceron, all’epoca impegnato con Ubisoft, di unirsi al suo team. Ovviamente, il tecnico dovette rinunciare per i suoi impegni, ma diverso tempo dopo invitò lo stesso Kojima a visitare gli studi Ubisoft a Montreal. Fu qui che Hideo si innamorò di Assassin’s Creed, al punto tale da aver inserito, come ricorderete, il costume di Altair in Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots.Anche a quel punto, Merceron venne invitato ad unirsi a Kojima Productions, ma era appena stato ingaggiato anche da Eidos, e dovette ancora declinare.I due si incontrarono ancora alla GDC 2013: Kojima dichiarò di avere qualche grattacapo con Metal Gear Solid V: Ground Zeroes, mentre Merceron era impegnato con il Luminous Engine. Dichiarò quindi a Kojima che avrebbe potuto aiutarlo da ottobre in poi, quando si sarebbe liberato dal lavoro che lo teneva impegnato.A quel punto, Merceron si recò da Yoichi Wada, all’epoca CEO di Square-Enix, e discusse con lui la possibilità di lavorare per altre compagnie. Alla fine, Wada acconsentì, e Merceron poté lavorare con Kojima Productions dall’ottobre 2013. Tuttavia, il producer Kenichiro Imaizumi gli fece sapere che Wada voleva cenare insieme a loro, e Merceron andò letteralmente nel panico, temendo di aver frainteso il suo consenso, e di aver quindi causato un grosso problema tra le due aziende.In realtà, Wada voleva semplicemente cenare con Kojima e compagni, e raccomandò al game designer “prendetevi cura di Julien”. L’immagine che accompagna questa notizia venne scattata proprio quella sera.Parlando dei lavori svolti con Kojima, Merceron ha detto che non sapeva cosa aspettarsi da lui, perché lo conosceva come amico, ma non come professionista. Pensava però che, dal momento che si è sempre occupato di marketing e relazioni pubbliche, Hideo potesse contare su molte personalità che, dietro la sua ombra, svolgevano effettivamente i lavori di game design e di scrittura della narrativa. Rimase quindi sorpreso quando scoprì che non era affatto così.A suo dire, infatti, Kojima si prende cura di tutto in prima persona, sia del marketing che dei lavori creativi. Fece tutto “dalla A alla Z” per P.T., e faceva lo stesso con Metal Gear, occupandosi sia della sceneggiatura che del design del gioco. Merceron riferisce anche che Kojima fu uno di quelli che elaborarono la tecnologia alla base di FOX Engine: secondo lui, il game designer è infatti un grande amante della tecnologia, e lo colpì anche per il fatto che, per interagire con lui, non c’era alcun bisogno di limitare o semplificare il linguaggio tecnico, dal momento che anche Kojima era in grado di padroneggiarlo.Merceron ritiene che Hideo Kojima sia andato oltre le sue aspettative in tutti gli aspetti – le idee, la passione, la conoscenza per la tecnologia. Dichiara inoltre di non avere mai incontrato un altro professionista che riesca così chiaramente a visualizzare mentalmente come sarà il suo gioco, prima ancora che possa vederlo realizzato.Fonte: DualShockers