Mario Elefante aveva conquistato tutti... ma non Miyamoto

La trasformazione in elefante di Super Mario Bros. Wonder ha già conquistato i cuori dei fan, ma all'inizio Shigeru Miyamoto non ne era affatto convinto.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Super Mario Bros. Wonder segnerà il ritorno a un nuovo platform 2D dell'idraulico più amato al mondo, dopo una lunga pausa rispetto al suo ultimo apprezzato capitolo tridimensionale, riuscendo però già a conquistare i cuori dei fan.

Nelle scorse ore abbiamo avuto la possibilità di scoprire tante informazioni aggiuntive tramite un Direct dedicato, incluso l'intero cast giocabile e la conferma della co-op online.

Ma la novità più importante e che ha già fatto entrare Super Mario Bros. Wonder nell'immaginario collettivo, prima ancora della sua uscita ufficiale (potete prenotarlo su Amazon), è sicuramente la trasformazione in Elefante di Mario e dei suoi compagni di avventura, ben diversa dai costumi a cui siamo stati abituati in passato.

E forse è proprio per queste marcate differenze che inizialmente non aveva convinto il papà di Super Mario: in un'intervista rilasciata a IGN US, il director Shiro Mouri e il producer Takashi Tezuka hanno infatti spiegato di aver avuto bisogno di diversi tentativi prima di riuscire a convincere Shigeru Miyamoto a lasciarli usare la trasformazione in elefante.

Gli sviluppatori spiegano di aver concepito "Mario Elefante" perché desiderosi di realizzare un power-up per rendere il protagonista più grande e fargli spruzzare acqua. Di conseguenza, un elefante sembrava l'animale più indicato per lo scopo.

Ma Shigeru Miyamoto non sembrava affatto soddisfatto dalla scelta, senza farsi alcun problema a manifestare le sue perplessità agli sviluppatori:

«Eravamo in una fase in cui avevamo ancora visuali di prova per Mario Elefante, e avevamo già piani per aggiustarli.

Ma [Shigeru Miyamoto] gli aveva già dato uno sguardo prima ancora che potessimo farlo, commentando in modo tagliente che "Quello non sembra un personaggio di Mario"».

Il papà di Super Mario non aveva però problemi solo con le visuali di Mario Elefante, ma anche con il suo funzionamento di game design, sottolineando che un elefante si muoverebbe in maniera diversa per spruzzare acqua.

I fan della saga sanno bene quanto Miyamoto possa essere protettivo delle sue saghe, dando il via libera a nuove idee solo e soltanto se pienamente convinto che possano funzionare nell'universo di Super Mario.

Il fatto che Mario Elefante alla fine abbia visto la luce significa dunque che, nonostante le sue perplessità iniziali, alla fine hanno convinto lo storico creatore che l'idea fosse vincente. Portando così il tenero pachiderma a conquistare già i cuori dei fan di tutto il mondo.

Ricordiamo che Super Mario Bros. Wonder sarà il primo gioco ufficiale della serie senza la voce di Charles Martinet: Nintendo ha confermato che il doppiatore si è ufficialmente ritirato dal ruolo.

Martinet ha prestato la voce a tantissimi personaggi dell'universo di Super Mario e ha ormai segnato lo standard di come i fan devono immaginare la sua voce: una carriera durata 30 anni, definita giustamente "leggendaria" dai suoi fan.