Molti videogiochi rilasciati su Switch permettono agli utenti di poter aggiornare le proprie versioni alle edizioni Switch 2, con eventuali patch gratuite o sotto forma di upgrade a pagamento.
Tuttavia, la decisione spetta sempre e soltanto ai publisher e abbiamo già assistito ad alcuni giochi che obbligavano gli utenti interessati ad acquistare nuove copie di gioco per poter accedere ai miglioramenti su Switch 2, dato che non veniva consentito alcun tipo di upgrade.
E purtroppo oggi dobbiamo confermare che sarà così anche per Dragon Quest I & II HD-2D Remake: come riportato da Nintendo Life, Square Enix ha confermato che non ci sarà alcuna possibilità di aggiornare le proprie copie di gioco alle edizioni Switch 2.
Dato che le versioni Switch 2 includeranno soltanto una Game-Key Card — di conseguenza, una cartuccia che richiederà comunque il download obbligatorio del gioco — diversi appassionati speravano di poter semplicemente acquistare l'edizione per la prima Switch, che invece include il gioco completo nella cartuccia per poi magari effettuare un upgrade a pagamento.
Purtroppo, quella che sarebbe stata una buona strategia e un compromesso accettabile per molti appassionati non sarà possibile, motivo per il quale Square Enix invita i fan ad acquistare la copia di gioco per il sistema a cui sono effettivamente interessati (potete prenotare la versione Switch 2 su Amazon).
Il publisher avvisa inoltre che al momento non ci sono piani per implementare alcun tipo di upgrade per le versioni Switch, chiudendo dunque la porta a questa opzione.
I giocatori dovranno dunque scegliere se accettare il compromesso di prestazioni inferiori, ma mantenendo il vantaggio di avere il gioco completo in un'unica cartuccia, o se acquistare l'edizione "superiore" su Switch 2 ma accettando di dover comunque scaricare il tutto con la Game-Key Card.
Questa tipologia di cartucce non è stata esattamente accolta con favore dal grande pubblico, motivo per il quale Nintendo ha deciso di avviare alcuni sondaggi per capire l'interesse dei fan, ma sembra che gli sviluppatori di terze parti non intendano farne a meno, salvo alcune rare eccezioni.