Le microtransazioni vengono ormai considerate quasi irrinunciabili, anche se si tratta di produzioni tripla-A: l'offerta di contenuti aggiuntivi a pagamento permette infatti di continuare a ricavare soldi dalle produzioni di maggior successo, che hanno ormai raggiunto costi decisamente elevati.
Naturalmente esistono numerosi tipi di microtransazioni: da quelle che si limitano semplicemente a sbloccare nuove campagne o ulteriori contenuti aggiuntivi a quelle che, invece, permettono di sbloccare molto più velocemente alcuni elementi già presenti in-game, offrendo la sensazione che il loro progresso naturale sia stato reso lento "artificialmente" per rendere più appetibili proprio le microtransazioni.
Ubisoft è intervenuta sul tema nel corso dell'ultimo meeting azionario, dato che ha dovuto rispondere a una domanda relativa alle strategie di monetizzazione dei propri videogiochi: come riportato da MP1st, la risposta ufficiale è più o meno quella che potreste aspettarvi, anche se c'è più di un passaggio decisamente curioso.
Da un lato, la compagnia sottolinea che le microtransazioni devono «rispettare l'esperienza dell'utente» e permettere ai giocatori di godersi un videogioco completo senza dover spendere di più, ma dall'altro lato c'è un ulteriore commento che sembra quasi contraddittorio:
«La nostra offerta di monetizzazione nei giochi premium rende l'esperienza dei giocatori più divertente, permettendogli di personalizzare i loro avatar o fare progressi più velocemente, ma tutto questo è sempre opzionale».
Insomma, Ubisoft non vuole che i giocatori possano avere un'esperienza limitata a causa delle microtransazioni, ma se vogliono «divertirsi di più» e sbloccare più velocemente i contenuti dovranno necessariamente pagare.
Una pratica che non ha risparmiato neanche Assassin's Creed Shadows (lo trovate su Amazon) e che, a giudicare da questi commenti, continuerà a essere parte della strategia futura di monetizzazione in casa Ubisoft.
Eppure si potrebbero prendere strade diverse: oggi abbiamo tantissimi esempi di videogiochi single player che hanno avuto successo senza provare a entrare ulteriormente nei portafogli dei giocatori.
Anche il papà di BioShock è convinto che ormai i fan vogliono giochi senza microtransazioni e, forse, Ubisoft dovrebbe iniziare a stare più attenta alle tendenze di mercato.