Aspyr ha dovuto fare marcia indietro. Dopo settimane di polemiche e una causa legale avviata da Françoise Cadol, storica voce francese di Lara Croft, lo sviluppatore ha pubblicato un nuovo aggiornamento per Tomb Raider 4-6 Remastered con un unico obiettivo: eliminare completamente i contenuti generati con intelligenza artificiale senza autorizzazione.
La vicenda era esplosa qualche settimana fa, quando i fan avevano segnalato a Cadol che la sua voce sembrava essere stata usata per generare linee di dialogo AI all’interno della remaster.
La doppiatrice non ha perso tempo, inviando ad Aspyr un cease and desist e portando la questione in tribunale. Un caso che potrebbe rappresentare un precedente importante in un’industria che sta ancora cercando di regolamentare l’uso dell’IA nella creazione di contenuti.
Il nuovo aggiornamento, chiamato ironicamente “Hotfix for Patch 2”, fa una sola cosa: rimuove tutte le voci generate artificialmente.
Aspyr ha confermato che tutte le migliorie introdotte con la patch precedente restano intatte, ma che qualsiasi contenuto AI è stato eliminato. Nessun’altra spiegazione, nessun dettaglio su chi abbia preso la decisione finale: solo un’ammissione implicita che i fan – e Cadol – avevano ragione.
In realtà, l’indizio che qualcosa stesse bollendo in pentola era arrivato due settimane fa, quando il canale YouTube Tomb Raider de A a Z aveva segnalato un caso simile: anche il doppiatore brasiliano Lene Bastos era stato avvisato direttamente da Aspyr che le linee vocali AI sarebbero state rimosse in un futuro update. Ora sappiamo che quel momento è arrivato.
La domanda è: basta così? Se il caso Cadol dovesse proseguire, potremmo trovarci davanti a una causa simbolo per tutto il settore, costringendo publisher e sviluppatori a rivedere radicalmente come e quando possono usare voci sintetiche.
Per i giocatori, è la prova che la pressione della community funziona: senza le segnalazioni e la mobilitazione dei fan, questa correzione non sarebbe mai avvenuta.