La decisione creativa che ha lasciato senza parole migliaia di giocatori di Clair Obscur: Expedition 33 è nata da una battuta scherzosa che si è trasformata in una delle mosse narrative più audaci degli ultimi anni.
Quello che doveva essere un momento di leggerezza tra sviluppatori si è evoluto in una scelta che ha ridefinito l'intera esperienza di gioco, cambiando nettamente il modo in cui i giocatori si sarebbero approcciati con l'opera di Sandfall Interactive, dopo aver completato il primo atto del gioco.
Attenzione: da questo momento seguiranno forti spoiler sulla trama di Clair Obscur: Expedition 33.
Se non avete completato almeno l'Atto 1 del gioco, vi consigliamo di interrompere immediatamente la lettura dell'articolo.
Il personaggio di Gustave, l'ingegnere che guida i giocatori attraverso le prime fasi dell'avventura, rappresenta un investimento emotivo di non poco conto: il protagonista accumula ore di sviluppo nelle skill tree e crea un legame profondo con chi gioca, dato che si tratta di un personaggio scritto in maniera eccellente.
La sua eliminazione brutale per mano di Renoir alla fine del primo atto costituisce uno shock narrativo che sfida le convenzioni tradizionali dei JRPG, che solitamente non tende a uccidere i suoi personaggi principali così presto.
Durante un'intervista con Behind the Voice (via GamesRadar+), Broche ha svelato le origini di questa decisione radicale. La scintilla è scoccata durante una discussione con la lead writer Jennifer Svedberg-Yen, quando quest'ultima ha lanciato provocatoriamente l'idea: «E se lo uccidessimo? E se eliminassimo il personaggio principale?».
La risposta immediata e seria di Broche — «Sì, è una buona idea. Facciamolo» — ha trasformato quello che sembrava uno scherzo in una pietra miliare del design narrativo.
Le radici di una scelta estrema
La genesi di questa scelta affonda le radici in un progetto precedente chiamato «We Lost», da cui il team ha ereditato l'approccio narrativo centrato sulla perdita: Broche spiega che eliminare Gustave non è stato un capriccio, ma una decisione fondamentale per i temi del gioco.
L'obiettivo era invitare i giocatori a sperimentare la perdita in prima persona, e nulla trasmette questo messaggio con maggiore efficacia dell'eliminazione del protagonista principale: i giocatori si trovano costretti ad abbandonare non solo un personaggio amato, ma anche tutti i progressi e gli investimenti strategici accumulati.
Questa scelta creativa si inserisce perfettamente nel tema centrale del gioco, dove la perdita rappresenta un filo conduttore costante.
Broche sottolinea come l'eliminazione funzioni su due livelli distinti: quello meccanico, attraverso la perdita dell'esperienza e degli sviluppi nell'albero delle abilità, e quello emotivo, tramite l'interruzione del legame narrativo costruito con il personaggio. La combinazione di questi elementi crea un impatto devastante che rimane impresso nella memoria del giocatore.
L'audacia di questa decisione diventa ancora più evidente considerando il rischio commerciale che comportava. Eliminare il protagonista principale in un'epoca in cui i giocatori investono centinaia di ore nello sviluppo dei personaggi rappresenta una scommessa coraggiosa.
Tuttavia, il successo critico e di pubblico di Clair Obscur: Expedition 33 (che trovate in sconto su Amazon) dimostra come le scelte narrative coraggiose possano premiare chi è disposto a sfidare le convenzioni.
La reazione di Charlie Cox, doppiatore di Gustave, riflette l'impatto di questa scelta anche sugli stessi creatori: l'attore ha ammesso di sentirsi a disagio nel ricevere elogi per il successo del gioco, consapevole del destino del suo personaggio e di aver impiegato ben poche ore in sala di doppiaggio rispetto agli altri personaggi principali.
Questo dettaglio umano aggiunge un ulteriore strato di complessità alla decisione creativa, mostrando come anche i membri del team siano stati coinvolti emotivamente dalla scelta.
La trasformazione di un momento di leggerezza in una scelta definitiva dimostra come le migliori idee possano nascere nei contesti più inaspettati, ridefinendo le aspettative dei giocatori e spingendo i confini del medium verso territori narrativi sempre più sofisticati.
E personalmente posso solo augurarmi che sempre più team di sviluppo possanno apprendere le giuste lezioni da quello che viene considerato uno dei più forti candidati al GOTY 2025.