Come molti di voi sapranno la celebre Legge di Moore recita che “Le prestazioni dei processori e il numero di transistor presenti al loro interno raddoppiano ogni 18 mesi“. Se da una parte nell’ultimo trentennio questa “Legge” si è rivelata veritiera, molti esperti del settore si aspettano che la cosa cambierà nel giro di qualche anno. Le ultime dichiarazioni arrivano da Robert Colwell, uno dei direttori della DARPA ed ex membro di Intel, secondo cui non riusciremo a tenere il passo con tale ottimistica previsione. Secondo Colwell già a partire dal 2020 la Legge potrà essere dichiarata morta, nella migliore delle ipotesi potrebbe trattarsi del 2022, ma non oltre. L’evoluzione tecnologica ci ha portati in questo trentennio ad un incremento nel potere computazionale di circa 3500 volte. Nei prossimi trent’anni Colwell si aspetta però che, volendo essere ottimisti, potremo avere prestazioni circa 50 volte superiori rispetto al presente, una bella differenza rispetto alla crescita esponenziale avvenuta fino ad oggi. Salvo scoperte scientifiche del tutto inaspettate al momento le ipotesi di Colwell sono molto razionali e, con ogni probabilità, veritiere.