La frattura tra Konami e Hideo Kojima continua a rappresentare uno dei casi più emblematici dell’industria videoludica: da collaborazione leggendaria a silenzio tombale.
Se la compagnia giapponese evita sistematicamente di menzionare il creatore di Metal Gear, gli sviluppatori di Metal Gear Solid Delta (qui la nostra recensione) hanno deciso di rompere questo tabù con dichiarazioni che suonano più come un appello disperato che come semplice promozione. La distanza tra la linea aziendale e le intenzioni dei creativi non è mai apparsa così evidente.
Noriaki Okamura e Yuji Korekado, responsabili del remake di Metal Gear Solid Delta, hanno espresso apertamente il desiderio che Kojima possa provare la loro rielaborazione del classico del 2004:
«Non siamo sicuri di quello che vorrebbe fare, ma vogliamo consegnare questo gioco mantenendo il massimo rispetto per tutte le persone con cui abbiamo lavorato in precedenza», ha dichiarato Okamura, aggiungendo che gli piacerebbe molto che Kojima potesse vederlo.
La franchezza dei due sviluppatori si è però scontrata con la risposta diretta dello stesso Kojima, che alla domanda sul remake ha liquidato l’argomento con un secco: «No, non lo giocherò».
Una dichiarazione che chiude ogni porta al dialogo e conferma la sua volontà di guardare soltanto al futuro insieme ai nuovi progetti in sviluppo (qualcuno ha detto OD?)
Il contrasto assume toni malinconici, considerando che sia Okamura che Korekado hanno collaborato con Kojima nell’età d’oro della saga.
Il loro appello sembra nascere da un genuino desiderio di ottenere l’approvazione del maestro, mentre Konami, da parte sua, cancella il suo nome dalle comunicazioni ufficiali in una sorta di “de-stalinizzazione” videoludica, pur non riuscendo a liberarsi della sua ombra.
Il remake ha ottenuto un’accoglienza positiva, ma la vera prova per Konami non sarà la fedeltà tecnica all’eredità di Kojima quanto la capacità di costruire una nuova identità per Metal Gear. Finché non riuscirà a proporre progetti originali e coraggiosi, l’azienda resterà intrappolata nel confronto con il suo passato.
Nel frattempo, il silenzio di Kojima continua a risuonare più forte di qualsiasi dichiarazione ufficiale, ricordando che alcune storie, una volta concluse, è meglio lasciarle riposare.