Pochi sviluppatori riescono a generare riflessioni su ogni loro singola opera, ma in prima linea troviamo sicuramente Hideo Kojima, il visionario creatore giapponese che ha fatto della provocazione intellettuale il suo marchio di fabbrica.
Dopo l'ottimo lancio di Death Stranding 2 (che trovate su Amazon) c'è sicuramente molta curiosità di scoprire i prossimi progetti del papà di Metal Gear Solid: tra questi ci sarà sicuramente il misterioso OD, sviluppato in partnership con Microsoft.
Dopo numerosi mesi di silenzio, Hideo Kojima è tornato a parlare di questa produzione di cui abbiamo solo avuto un inquietante e criptico teaser: in base alle dichiarazioni rilasciate a Ssense (via GameSpot), oggi sappiamo che il game designer vuole creare un'esperienza che genererà reazioni estreme, senza vie di mezzo.
La filosofia creativa di Kojima si basa su un principio tanto semplice quanto audace: l'indifferenza del pubblico rappresenta il vero fallimento artistico.
Per questo motivo, il designer giapponese accoglie con serenità la prospettiva di reactions polarizzate per OD:
«Le persone lo ameranno o lo odieranno»
Anche il secondo capitolo di Death Stranding ha del resto adottato questo tipo di filosofia, con il creatore che a un certo punto ha deciso di riscrivere la sceneggiatura perché, ironicamente, stava ricevendo solo pareri positivi.
Kojima ha anche descritto il progetto come «qualcosa di totalmente diverso» rispetto agli standard dell'industria videoludica attuale, motivo per il quale è difficile fare previsioni su cosa aspettarsi nello specifico.
La natura enigmatica del progetto emerge dalle stesse parole del suo creatore, che ammette apertamente la difficoltà nel comunicare la vera essenza di OD: sarà un'esperienza in grado di sfidare le convenzioni tradizionali del medium, con un territorio inesplorato che lo stesso Kojima definisce rischioso e rappresentativo di una nuova sfida personale nel regno dei videogiochi.
La visione a lungo termine di un visionario
Il designer giapponese non si lascia intimidire dalle possibili controversie, convinto che il vero valore artistico di un'opera si manifesti attraverso il tempo.
Secondo la sua visione, le valutazioni autentiche di OD arriveranno solo tra dieci o vent'anni, quando la prospettiva storica permetterà una comprensione più profonda delle sue innovazioni.
Questa filosofia temporale riflette l'eredità controversa dello stesso Kojima, i cui lavori precedenti hanno spesso ricevuto giudizi contrastanti al momento del lancio, per poi essere rivalutati positivamente negli anni successivi.
Lo stesso Death Stranding è sicuramente l'esempio più recente di questa dinamica: ricorderete infatti che fu molto divisivo prima e dopo il lancio, ma fu veramente "compreso" dal pubblico dopo la pandemia da Covid-19, che ha permesso a tanti utenti di vedere l'opera di Kojima con occhi diversi.
Ricordiamo inoltre che OD sarà sviluppato in collaborazione con Jordan Peele, regista premio Oscar noto per i suoi thriller psicologici, cosa che inevitabilmente aggiunge un ulteriore livello di intrigo al progetto.
Non mancherà anche un casting stellare, come da tradizione per i suoi recenti progetti e che attualmente include le conferme di Hunter Schafer, Sophia Lillis e Udo Kier.
Il supporto di Microsoft al progetto dimostra la fiducia della casa di Redmond nelle capacità innovative di Kojima, nonostante le recenti revisioni del portfolio che hanno portato a diverse cancellazioni.
OD sembra aver superato indenne questi controlli, confermando il valore strategico che l'azienda attribuisce alla collaborazione con il designer giapponese: questa partnership rappresenta un investimento a lungo termine in una visione artistica non convenzionale.
Di sicuro c'è tantissima curiosità di capire cosa potremo davvero aspettarci da questo progetto: vi terremo informati non appena ne sapremo di più.