Jedi Fallen Order poteva avere una protagonista donna/di colore, ma Respawn rifiutò

Gli sviluppatori di Star Wars Jedi Fallen Order avevano proposto una protagonista donna, o di colore, ma la richiesta fu rifiutata.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Star Wars Jedi Fallen Order, l'ultimo titolo action della saga di Star Wars, ha come protagonista Cal Kestis, personaggio diventato poi parte del canone.

Il titolo, che potete recuperare su Amazon, è stato una bella sorpresa, un ottimo titolo action ambientato nella galassia lontana lontana.

Il suo protagonista potrebbe essere ancora più importante nel mondo di Star Wars, perché ci potrebbe essere un crossover molto forte con una serie Disney+.

Jedi Fallen Order stava per avere una protagonista donna, ad un certo punto, e dai dettagli emersi di recente c'è stato un rifiuto totale verso questa idea, e non solo.

L'industria dei videogiochi ha dimostrato, più volte, di avere un problema con le figure femminili, dentro e fuori la finzione videoludica.

Il caso di Respawn Entertainment con Star Wars Jedi Fallen Order forse non è grave come altri che abbiamo visto ma, come riporta IGN US, vale una riflessione almeno.

I membri del team chiesero di rendere una donna o un uomo di colore protagonista del gioco, ma Respawn rifiutò categoriamente. Il motivo risiede nel fatto che, personaggi del genere, ci sono già.

Il retroscena arriva da Nora Shramek, ex-light artist presso Respawn, che ha raccontato questa vicenda:

«Quando ho lavorato a Star Wars: Jedi Fallen Order, molti sviluppatori volevano e sostenevano che il personaggio principale fosse nero e/o una donna. [...] Respawn rispose "abbiamo già due neri nel gioco" e "Rey è una donna e non possiamo farlo anche noi".»

Rey è la protagonista dell'ultima trilogia cinematografica e, sebbene non sia collegata in alcun modo a Jedi Fallen Order, tanto bastava evidentemente per non intraprendere il cambio di rotta nel gioco.

Nonostante il background di Electronic Arts, publisher del gioco, Nora Shramek ci tiene a precisare nei tweet successivi che non c'è stata nessuna pressione da parte di EA, e neanche da Lucasfilm o Disney: la decisione fu presa direttamente da Respawn Entertainment.

Un team nel quale serpeggiano anche dei sentimenti purtroppo razzisti, stando ad una dichiarazione di uno dei membri dello studio, che Shramek ascoltò durante la sua permanenza nell'azienda, ovvero la seguente:

«Penso che tutti i neri debbano avere una pelle più lucida perché i neri hanno la pelle più grassa delle altre persone»

Una vicenda con dei risvolti sicuramente spiacevoli, che arriva mentre stiamo attendendo novità sul sequel del titolo.

Sul tema delle protagoniste donne vi vogliamo riproporre, per l'occasione, un nostro Spaziogames Originals che parla proprio di vicende simili.