La saga di Assassin's Creed sembra finalmente pronta a riscoprire le proprie radici narrative dopo anni di divagazioni creative che hanno portato i giocatori dalle gilde di pirati nei Caraibi alle epiche avventure nell'antico Egitto.
Durante un recente AMA su Reddit, il level designer Luc Plante ha lasciato intravedere un ritorno alle origini della serie, suggerendo che il conflitto storico tra Assassini e Templari tornerà a essere il fulcro narrativo dei prossimi capitoli. Le sue parole hanno riacceso le speranze di milioni di fan che attendevano da tempo un ritorno alla mitologia originale che aveva reso celebre il franchise.
Nelle prime iterazioni della serie, Ubisoft aveva costruito una narrazione complessa attorno alla rivalità millenaria tra due fazioni opposte, creando un ponte tra passato e presente che sembrava destinato a culminare in un episodio ambientato interamente nel mondo moderno.
Negli anni successivi, però, la casa francese ha preferito esplorare epoche diverse, spesso relegando in secondo piano il conflitto centrale che aveva definito l’identità della serie.
Plante ha spiegato che con Assassin’s Creed Shadows (qui la nostra recensione) l’obiettivo iniziale era contestualizzare adeguatamente il protagonista nell’ambientazione giapponese, per poi tornare a esplorare la guerra tra le due fazioni.
«Il conflitto tra Assassini e Templari è sempre stato un pilastro fondamentale di Assassin’s Creed»
Ha dichiarato lo sviluppatore, aggiungendo che, dopo aver posto le basi nel gioco principale, il team ha iniziato a trattare la tematica attraverso una collaborazione con Critical Role.
La questione più delicata riguarda il possibile ritorno degli elementi narrativi ambientati nel presente. Per anni i fan hanno ipotizzato un capitolo interamente dedicato al mondo contemporaneo, dove il conflitto ancestrale potrebbe finalmente raggiungere il suo apice.
Le dichiarazioni di Plante restano volutamente evasive su questo punto, limitandosi a confermare che:
«La componente moderna verrà espansa in qualche momento, e in qualche modo».
Nonostante la cautela, queste affermazioni sono il segnale più concreto degli ultimi anni di un possibile ritorno alle origini narrative.
La menzione della collaborazione con Critical Role, poi resa canonica da Ubisoft, dimostra come la casa francese stia ricostruendo gradualmente l’universo narrativo che aveva caratterizzato i primi capitoli.
Il personaggio di Desmond Miles, protagonista della cornice narrativa moderna nei primi giochi, aveva rappresentato il filo conduttore che univa le epoche storiche della serie.
La sua uscita di scena aveva lasciato molte questioni irrisolte e privato la saga di un elemento unificante considerato essenziale da gran parte della community. L’idea di poter finalmente esplorare un ambiente urbano contemporaneo con le meccaniche tipiche della serie continua ad affascinare i fan.
Le parole di Plante, seppur prudenti, indicano che Ubisoft è consapevole delle aspettative dei propri fan e sta valutando seriamente un ritorno a queste tematiche.
Resta da capire se e quando queste intenzioni diventeranno realtà, ma per la prima volta dopo anni i sostenitori della serie hanno motivo di sperare in un vero ritorno alle origini di una delle saghe più influenti del panorama videoludico moderno.