Il leak di Insomniac Games è «vergognoso»: la vicinanza degli sviluppatori

Insomniac e Sony sono stati vittime di hacker che chiedevano il pagamento di un riscatto, i quali hanno rilasciato dati e informazioni sensibili.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

L'industria dei videogiochi si è schierata a favore di Insomniac Games dopo che un gruppo di hacker ha fatto trapelare informazioni riservate sui dipendenti, piani di gioco e altro ancora.

Questo è accaduto dopo che lo sviluppatore di Marvel's Spider-Man 2 (che trovate su Amazon) e Sony non hanno presumibilmente pagato un riscatto di oltre 2 milioni di dollari.

La notizia era emersa nei giorni scorsi, ma a quanto pare ha trovato una triste conferma durante la giornata di oggi.

Ovviamente, sulle pagine di SpazioGames non troverete alcuna informazione sui leak, inclusi video trapelati illegalmente o dati di ogni genere.

La redazione nella sua interezza abbraccia lo staff di Insomniac, sperando che la situazione possa comunque risolversi nel migliore dei modi.

Come riportato anche da PCGamesN, dopo che il gruppo di ransomware Rhysida ha attaccato Insomniac rilasciando documenti riservati dei dipendenti, le informazioni sui giochi in uscita e i progetti imminenti, in risposta l'industria dei videogiochi si è schierata a sostegno del team e ha condannato la violazione dei dati:

Remedy Entertainment, creatori di Alan Wake 2, hanno definito il leak «vergognoso e disdicevole».

«La nostra vicinanza a Insomniac Games e a tutti i membri del team coinvolti. Dopo tutti gli sforzi e la dedizione che hanno riversato nei loro giochi, non si meritavano questo. Nessuno lo merita. Gli hacker hanno fatto trapelare anche le informazioni personali dei dipendenti, il che è davvero vergognoso e disdicevole».

Anche Philip Weber, direttore narrativo di CD Projekt RED, sviluppatore di The Witcher e Cyberpunk 2077, ha rilasciato una dichiarazione, affermando: «Il mio cuore va alle persone colpite dalle fughe di notizie di Insomniac, e un caloroso vaffanc*lo ai responsabili. Negli ultimi due anni ho dovuto pagare un servizio per assicurarmi che nessuno facesse casino con i miei dati personali dopo che la mia azienda è stata violata nel 2021. Cose del genere fanno veramente schifo».

Anche Ryan Brown dei Lost In Cult ha definito la vicenda «inaccettabile e sbagliata», affermando che l'atto deliberato è più di una semplice "fuga di notizie".

«È stato un atto criminale intenzionale volto a ricattare per una grande quantità di denaro. Nessuno ha pagato, e così ora il gioco di un'azienda, i piani di progetto a lungo termine e i dettagli personali e privati dei dipendenti sono stati doxati e trapelati».

Anche Jordan DeVries, responsabile dell'interfaccia utente e dell'interfaccia grafica del team dietro i due Star Wars Jedi di Respawn, ha espresso il suo sostegno, definendo l'intera situazione come «uno smacco» per Insomniac.

 «Avere i progetti in cui hai riversato il tuo duro lavoro e la tua passione rubati e scaricati online è uno strazio. E poi essere oggetto di doxx è un fottuto incubo».

L'ex community manager di Destiny 2 Liana Ruppert, che Bungie ha lasciato andare durante l'ondata di licenziamenti all'inizio di quest'anno, aggiunge: «Mi dispiace molto per i ragazzi di Insomniac; questa è una situazione tremendamente schifosa».

Rhysida ha chiesto a Insomniac e Sony il pagamento di un riscatto a partire da 50 bitcoin, pari a oltre 2 milioni di dollari, ma sembra che la richiesta non sia stata accolta e che il contenuto della violazione dei dati sia stato diffuso.

Staremo a vedere come evolverà la vicenda, magari con una dichiarazione ufficiale di Sony e Insomniac.