IIDEA ha annunciato i finalisti della prima edizione degli Italian Video Game Awards: Games Beyond Entertainment, un riconoscimento nato per valorizzare le produzioni italiane capaci di affrontare temi sociali, culturali ed educativi. La cerimonia di premiazione si terrà il prossimo 10 ottobre a Pesaro, in occasione di The Power of Play, il festival che celebra il videogioco come strumento di cambiamento e riflessione, ospitato presso l’Auditorium Scavolini.
Due le categorie previste per questo esordio. Da un lato c’è il premio Best in Impact, dedicato ai titoli che affrontano con maggiore efficacia tematiche sociali di forte rilevanza. A contenderselo troviamo Inundo di Whitesock, una visual novel che racconta la resilienza comunitaria di fronte al rischio alluvionale; Se chiudo gli occhi di AnotheReality, esperienza in realtà virtuale pensata per innovare la visita a Palazzo Tilli di Casoli, luogo che durante la Seconda Guerra Mondiale fu un campo di internamento; e infine Virivì e l’ombra della pioggia, sempre sviluppato da Whitesock, un’avventura rivolta ai più giovani che insegna come comportarsi in caso di inondazioni.
Dall’altro lato c’è la categoria Best in Learning, dedicata ai videogiochi che riescono a trasmettere conoscenze e competenze utili in contesti educativi. Qui la sfida sarà tra Password 1234 di Tiny Bull Studios, un titolo che sensibilizza sulla sicurezza informatica aziendale; No Signal – Marconi The Game di Melazeta, che rilegge la figura dell’inventore attraverso un gameplay da escape room pensato per le nuove generazioni; e Il viaggio di una goccia di Simtech, un edugame per la scuola primaria che invita a riflettere sul valore della sostenibilità idrica.
A decretare i vincitori sarà una giuria composta da figure di rilievo del panorama nazionale e internazionale, tra cui Francesco Cavallari, fondatore di Video Games Without Borders, il professore Adriano Mancini dell’Università Politecnica delle Marche, Luca Roncella del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, Arana Shapiro di Games for Change e la critica videoludica Stefania Sperandio.
La partecipazione al festival e alla cerimonia è aperta a tutti, previa registrazione, e rappresenta un’occasione unica per scoprire da vicino progetti che dimostrano come il videogioco possa avere un ruolo attivo nella società, andando ben oltre la sua dimensione ludica.