Martin Morgan, lo storico che sta collaborando con Sledgehammer Games per la realizzazione di Call of Duty: WWII, ha esposto in una recente intervista una posizione importante riguardo al rapporto tra videogiochi e cultura.“La memoria viva di questo conflitto”, ha spiegato Morgan parlando della Seconda Guerra Mondiale, “sta recedendo molto rapidamente. Solo la scorsa settimana tre veterani che ho intervistato sono morti, e questo succede ogni settimana”.“Ho scritto due libri; nessuno li ha letti. Viviamo in un mondo in cui le persone leggono sempre meno. Cosa lo rimpiazzerà? Progetti come questo, che hanno forti temi emozionali e portano anche forti temi educativi”.Secondo lo storico, Call of Duty: WWII darà all’argomento della Seconda Guerra Mondiale una cassa di risonanza notevole grazie ai social network, che non esistevano o non erano ancora affermati quando prodotti d’intrattenimento come Band of Brothers e Salvate il Soldato Ryan sono stati pubblicati. Fonte: GamingBolt