Gamestop chiude lo shop online NFT: addio alle criptovalute

Dopo un lancio inefficate, Gamestop ha deciso di chiudere il marketplace dedicato agli NFT e alle criptovalute dal prossimo febbraio.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Gamestop ha fatto discutere molto negli ultimi anni e, dopo un lancio travagliato e una vita altrettanto difficile, l'azienda ha deciso di dire addio una volta per tutte allo store dedicato agli NFT e alle criptovalute.

Allontanandosi dal classico mercato dei videogiochi (che comunque potete esplorare su Amazon), la catena internazionale ha tentato un esperimento differente.

Il lancio del negozio online dedicato a NFT e criptovalute di Gamestop era stato avviato nel luglio del 2022, per altro a pochissime dall'ennesima tornata di licenziamenti di massa da parte dell'azienda.

Già nelle prime ore il negozio dedicato si era rivelato un disastro, con un incasso totale di $45mila nelle prime 24 ore.

Può sembrare tanto in termini oggettivi, ma paragonati ai volumi di affari di un'azienda come GameStop, e soprattutto alle transazioni generali degli NFT, si tratta di una cifra molto esigua. Questo flusso di ricavi costituì all'incirca lo 0.27% delle entrate fiscali del 2021 di GameStop, ed era difficile prevedere un aumento significativo.

Gamestop aveva già fatto dietrofront sui portafogli crittografici dedicati a iOS e Chrome, eliminandoli dagli store ad agosto dello scorso anno e, a febbraio 2024 si aggiungerà anche il portale dedicato.

Sul sito NFT di Gamestop è apparso infatti questo annuncio:

«GameStop ha deciso di chiudere il nostro mercato NFT a causa della continua incertezza normativa dello spazio crittografico. A partire dal 2 febbraio 2024, i clienti non potranno più acquistare, vendere o creare NFT. I tuoi NFT sono sulla blockchain e rimarranno accessibili e vendibili attraverso altre piattaforme.»

Molte altre realtà del gaming hanno tentato di entrare in questo settore, con proposte più o meno elaborate come quella di Ubisoft che vi permette di acquistare un'anima.

Così come PlayStation, che non ha perso decisamente la voglia di offrire contenuti digitali esclusivi, e lo farà anche per i prossimi videogiochi che verranno pubblicati.