Epic Games ha annunciato una svolta che trasformerà migliaia di appassionati creatori di contenuti in veri e propri imprenditori digitali, permettendo loro di vendere oggetti virtuali direttamente all'interno delle isole personalizzate di Fortnite, dove presto potrebbero arrivare anche Sonic e Shadow.
Un cambiamento che arriva dopo anni di investimenti a fondo perduto da parte della compagnia americana, la quale ha distribuito finora ben 722 milioni di dollari ai creator attraverso il sistema di engagement.
A partire da dicembre 2025, chi sviluppa isole personalizzate potrà mettere in vendita una gamma completa di contenuti digitali, dai power-up consumabili agli oggetti estetici permanenti, passando per armi e strumenti di gioco. Epic Games ha deciso di offrire condizioni particolarmente vantaggiose per i primi due anni: i creator riceveranno il 100% del valore dei V-Buck generato dalle vendite, una percentuale che nella pratica si traduce in circa il 74% del ricavo totale, dopo aver sottratto le commissioni delle piattaforme.
Il meccanismo rappresenta un'evoluzione naturale del sistema attuale, dove i creatori vengono già remunerati attraverso un "pool di engagement" alimentato dal 40% dei ricavi netti del negozio di oggetti di Fortnite. La formula di calcolo tiene conto di diversi parametri: minuti di gioco, nuovi utenti acquisiti, player retention e correlazione tra tempo trascorso sull'isola e acquisti di V-Buck.
L'aspetto più interessante della nuova politica risiede nella sua temporaneità programmata. Dal 2027, Epic Games ridurrà la quota destinata ai creator dal 100% al 50%, una decisione che l'azienda giustifica con la necessità di coprire i costi operativi crescenti. "I fondi che non tornano ai creator contribuiscono ai costi di hosting dei server, sicurezza e moderazione, ricerca e sviluppo e altre spese operative", ha spiegato la compagnia, sottolineando come negli ultimi anni abbia operato in perdita per sostenere l'espansione dell'ecosistema.
Parallelamente alla vendita diretta di oggetti, Epic introduce anche la possibilità per i creator di investire nella promozione delle proprie creazioni attraverso una Sponsored Row dedicata nel menu Discover del gioco. Questo strumento di marketing interno permetterà di ottenere maggiore visibilità pagando per posizionamenti privilegiati, seguendo un modello simile a quello delle piattaforme pubblicitarie digitali più diffuse.
Anche in questo caso, la politica di revenue sharing seguirà la stessa tempistica: 100% dei ricavi reinvestiti nel pool di engagement fino al 2026, poi riduzione al 50%. Una strategia che mira chiaramente a incentivare l'adozione precoce del nuovo sistema e a costruire una massa critica di content creator prima di applicare condizioni più restrittive.
Per i developer italiani, questa novità rappresenta un'opportunità significativa in un mercato che ha già dimostrato numeri impressionanti: oltre 11,2 miliardi di ore di gioco accumulate su 260.000 isole create dalla community. La monetizzazione diretta potrebbe trasformare quella che per molti è una passione in una fonte di reddito stabile, specialmente considerando che gli oggetti venduti rimangono circoscritti all'isola del creator, creando ecosistemi economici chiusi e personalizzati.