Il compositore giapponese Nobuo Uematsu, celebre per le colonne sonore della saga Final Fantasy, ha espresso una posizione netta contro l'utilizzo dell'intelligenza artificiale generativa nella creazione musicale. In un'intervista rilasciata alla rivista JASRAC Magazine, il maestro ha dichiarato di non aver mai fatto ricorso a questa tecnologia e di non avere intenzione di utilizzarla in futuro. Una presa di posizione che arriva in un momento in cui l'industria videoludica giapponese sta abbracciando sempre più massicciamente queste nuove tecnologie.
Secondo un rapporto della Computer Entertainment Supplier's Association (CESA), l'organizzazione che gestisce il Tokyo Games Show, oltre la metà delle software house giapponesi impiega già l'intelligenza artificiale nei processi di sviluppo. Persino Square Enix, la casa madre della serie Final Fantasy, ha annunciato per bocca del CEO Takashi Kiryu l'intenzione di applicare in modo "aggressivo" l'AI e altre tecnologie all'avanguardia. Il produttore di Foamstars, Kosuke Okatani, ha ammesso candidamente che il team di sviluppo ha "sperimentato" con strumenti di intelligenza artificiale.
Ma Uematsu mantiene una visione diametralmente opposta. Interpellato sui progressi tecnologici applicati alla musica videoludica, il compositore ha riconosciuto che l'AI potrebbe gestire efficacemente alcune sfide tecniche, come le transizioni fluide tra brani diversi. Tuttavia, quando gli è stato chiesto di approfondire il suo pensiero sulla tecnologia, la risposta è stata inequivocabile: affrontare le difficoltà del processo creativo in prima persona risulta molto più gratificante.
Il maestro ha sottolineato come l'ascolto musicale comporti anche la scoperta del vissuto e del background della persona che ha composto l'opera, elemento che l'intelligenza artificiale non possiede. Questa dimensione umana, secondo Uematsu, rappresenta un valore insostituibile che nessun algoritmo può replicare. La sua riflessione si estende anche alle esecuzioni dal vivo: la musica prodotta dagli esseri umani presenta inevitabili instabilità e imperfezioni, con ogni interprete che apporta la propria unicità. Proprio queste fluttuazioni e imperfezioni rendono il risultato così appagante all'ascolto.
Non è la prima volta negli ultimi anni che Uematsu si esprime con franchezza su temi legati all'evoluzione della musica videoludica. In un'intervista del 2024, aveva criticato la tendenza della musica per videogiochi a imitare eccessivamente quella cinematografica, sostenendo che questo approccio impedisce al settore di progredire ulteriormente se persiste in tale direzione. Il compositore sembra dunque preoccupato per la perdita di identità artistica del medium.
Quanto ai suoi progetti futuri, circolate voci su un suo possibile ritiro sono state smentite. Uematsu ha confermato che tornerà a collaborare con la serie Final Fantasy VII Remake, componendo un nuovo tema principale per la terza e conclusiva parte della trilogia. La sua fedeltà al franchise che lo ha reso celebre in tutto il mondo rimane dunque salda, nonostante le perplessità sulle direzioni intraprese dall'industria in cui ha operato per decenni con risultati straordinari.