Quando si parla di videogiochi dimenticati dal tempo, pochi titoli evocano la stessa atmosfera disturbante di I Have No Mouth And I Must Scream. Sviluppato nel 1995 e basato sul racconto di Harlan Ellison, questo punto e clicca ha costruito negli anni una reputazione da cult tra gli appassionati di avventure grafiche dark. Ora, a quasi trent'anni dalla sua uscita originale, Nightdive Studios ha sorpreso tutti pubblicando un aggiornamento definitivo che porta il gioco nell'era moderna.
L'intervento di Nightdive rappresenta il primo aggiornamento significativo dal 2018, e arriva in un momento in cui il recupero di classici dimenticati sta vivendo una seconda giovinezza. Il team di sviluppo ha essenzialmente allineato la versione PC alle edizioni console rilasciate a marzo di quest'anno, introducendo modifiche che potrebbero sembrare minori sulla carta ma che trasformano radicalmente l'esperienza di gioco.
La narrazione del gioco ruota attorno a un gruppo di esseri umani sottoposti a tormenti eterni da parte di un'intelligenza artificiale misantropa. L'opera originale di Ellison, scritta negli anni Sessanta, esplorava temi di sofferenza e disperazione con una brutalità che il videogioco ha saputo tradurre in meccaniche interattive. Lo stesso Ellison prestò la voce all'IA malvagia nella versione videoludica, aggiungendo un ulteriore livello di autenticità a un prodotto già di per sé inquietante.
Le novità introdotte dalla patch includono menu navigabili completamente rinnovati, che permettono di personalizzare dimensioni dello schermo, immagini di sfondo e filtri visivi. Il supporto per i controller è stato notevolmente migliorato, con scorciatoie preimpostate che rendono l'esperienza più fluida e intuitiva. Chi ha familiarità con le avventure punta e clicca su PC potrebbe trovare quasi sorprendente quanto naturale risulti giocare con un gamepad alla versione aggiornata.
Tra i contenuti bonus aggiunti figura un manuale completamente localizzato e una jukebox con l'intera colonna sonora del gioco. I salvataggi su cloud rappresentano forse l'aggiunta più pratica, permettendo ai giocatori di continuare la partita su dispositivi diversi mantenendo i progressi legati al proprio account.
L'introduzione di un sistema di achievement ha generato qualche perplessità tra gli osservatori più attenti. La natura implacabilmente cupa della storia originale, con i suoi molteplici finali catastrofici e personaggi moralmente compromessi come un anziano Josef Mengele, stride con la ricerca compulsiva di obiettivi da sbloccare tipica dei giochi moderni. Questa giustapposizione crea un contrasto quasi grottesco tra la filosofia narrativa originale e le meccaniche di engagement contemporanee.
L'aggiornamento si inserisce in un trend più ampio di riscoperta dei classici videoludici. All'inizio di quest'anno, anche Obsidian Entertainment aveva sorpreso i fan tornando inaspettatamente su Pillars of Eternity, dimostrando che l'interesse per i titoli storici non è affatto svanito. Al contrario, esiste un pubblico affamato di rivisitazioni che rispettino l'anima originale pur modernizzando l'accessibilità.
Le note della patch, seppur concise, testimoniano un lavoro di adattamento pensato per rendere I Have No Mouth And I Must Scream giocabile secondo gli standard odierni senza snaturarne l'essenza. La sensibilità di puntamento regolabile e le opzioni grafiche personalizzabili dimostrano un'attenzione particolare verso chi si avvicina al titolo per la prima volta nel 2025, potenzialmente ignaro delle convenzioni del 1995.