Electronic Arts blocca lo smart working per avere più «energia cinetica»

Addio allo smart working totale per Electronic Arts, l'azienda vuole ritrovare "l'energia cinetica", qualunque cosa sia.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

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Molti colossi del mondo tecnologico, e non solo, hanno rapidamente modificato le politiche di smart working dopo la pandemia di Covid-19, ed Electronic Arts non poteva ovviamente esimersi da imporre un return to office forzato.

L'azienda ha annunciato infatti una svolta significativa: l'introduzione di un modello ibrido che prevede la presenza in ufficio per almeno tre giorni a settimana (tramite Games Industry).

La decisione, comunicata direttamente dal CEO Andrew Wilson attraverso una email interna, segna un ulteriore passo indietro rispetto alle politiche di lavoro completamente remote adottate durante l'emergenza sanitaria e mantenute, in molti casi, come incentivo per le nuove assunzioni.

La giustificazione offerta da Wilson per questo cambiamento poggia su motivazioni legate alla creatività e all'innovazione. Precisamente, il CEO ha detto:

«Il lavoro in presenza genera un'energia cinetica che alimenta la creatività, l'innovazione e la connessione, spesso dando vita a scoperte inaspettate che regalano esperienze incredibili ai nostri giocatori.»

Una visione che riflette una tendenza sempre più diffusa tra le aziende del settore, convinte che l'interazione faccia a faccia rimanga insostituibile per alcuni aspetti del processo creativo.

La quale, però, va completamente a discapito del benessere di tanti professionisti e professioniste che hanno modificato magari il loro stile di vita per poter lavorare in smart working. Il caso più comune è di chi abbandona le grandi metropoli per lavorare in città con affitti e costo della vita più sostenibili, che ora sanno costretti a rivedere ulteriormente le proprie vite.

L'azienda ha previsto un periodo di preavviso minimo di 12 settimane per consentire ai dipendenti di adattarsi al nuovo modello lavorativo. I tempi esatti varieranno a seconda delle diverse sedi geografiche, in quello che appare come un tentativo di rendere il passaggio il meno traumatico possibile.

Un elemento particolarmente interessante della nuova politica aziendale riguarda il concetto di "raggio" territoriale: i dipendenti che vivono entro un raggio di circa 48 chilometri da un ufficio locale dovranno adeguarsi al nuovo modello ibrido. Chi risiede oltre questo limite sarà considerato dipendente remoto, «a meno che il suo ruolo non sia designato come In Sede o Ibrido».

Iniziative del genere hanno portato molti dipendenti di varie sedi Ubisoft a protestare apertamente. Succederà anche in questo caso?

Nel frattempo speriamo che l'energia cinetica che ritroverà Electronic Arts sarà in grado di sistemare la questione dei dipendenti di Codemasters e di Respawn, che si sono ritrovati ad essere licenziati con altrettanta energia.

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2 Commenti

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Vero, si e' piu motivati a lavorare in presenza fisica con un team. Invece che sbragati sul letto...
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Tutte scuse per indurre le persone a licenziarsi.
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l'energia cinetica, che è un pò come il "ghiribizzo" di cannarsiana memoria?
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