Il mondo oscuro di Elden Ring Nightreign (qui trovate la nostra recensione) si prepara ad accogliere una nuova sfida pensata per i veterani.
L’11 settembre arriverà Deep of Night, una modalità che promette di spingere al limite le abilità acquisite attraverso innumerevoli battaglie, con un’impostazione che riflette la filosofia punitiva tipica dei titoli FromSoftware.
La novità più intrigante è il meccanismo di classificazione dinamico: le prestazioni ottenute in ogni sessione influenzeranno direttamente la profondità raggiungibile.
Chi vince accede a sfide più dure, chi perde si ritroverà a regredire, in una spirale che trasforma la difficoltà in un percorso di crescita continua. Gli sviluppatori hanno fissato come obiettivo simbolico il superamento della Profondità 3, traguardo che segnerà il confine tra semplici giocatori esperti e veri maestri dell’anello oscuro.
Deep of Night costringe anche a rivedere le strategie consolidate. L’impossibilità di selezionare il Signore della Notte come bersaglio elimina una variabile tattica fondamentale, imponendo un approccio più flessibile.
Allo stesso modo, l’assenza di modifiche ambientali progressive priva i giocatori di indizi visivi, rendendo l’adattamento costante l’unica chiave per la sopravvivenza. A questo si aggiunge il potenziamento generale dei nemici, trasformati in veri e propri enigmi tattici che richiedono schemi di combattimento sempre nuovi.
A rendere l’esperienza ancora più imprevedibile arrivano le Reliquie degli Abissi, artefatti esclusivi che si accompagnano a nuove armi legate al principio di rischio e ricompensa. Ogni vantaggio comporta un rovescio della medaglia, imponendo al giocatore di valutare attentamente il bilancio tra benefici immediati e svantaggi a lungo termine.
La gestione dell’inventario diventa così parte integrante della sfida, richiamando i classici giochi di ruolo in cui ogni scelta ha conseguenze permanenti.
Elden Ring Nightreign: Deep of Night sarà disponibile su PlayStation 5, Xbox Series X/S, PlayStation 4, Xbox One e PC (Steam), consolidando l’approccio cross-platform che ha contribuito al successo globale della saga.