Negli ultimi anni abbiamo assistito a una vicenda sempre più comune con i videogiochi tripla-A, ovvero i problemi di ottimizzazione che affliggono molti titoli sviluppati con Unreal Engine 5. Questi inconvenienti, che spesso si manifestano con cali di framerate e prestazioni insufficienti su configurazioni hardware meno potenti, hanno radici più profonde di quanto si possa immaginare.
Recentemente sempre più giocatori hanno iniziato a criticare il motore grafico di Epic Games, accusandolo di essere il vero "responsabile" della scarsa ottimizzazione di numerosi giochi: una vicenda esplosa soprattutto dopo le analisi tecniche di Metal Gear Solid Delta (lo trovate su Amazon), ma che hanno coinvolto tanti altri titoli.
Alcuni hanno definito l'Unreal Engine 5 addirittura «un fallimento» — esagerando non poco, a mio parere — ma la vicenda è diventata così virale che adesso anche il CEO di Epic Games, Tim Sweeney, ha cercato di fare chiarezza sulla questione.
Durante l'Unreal Fest 2025 tenutosi presso il COEX di Seul, Tim Sweeney, ha fornito una spiegazione illuminante del fenomeno in un'intervista rilasciata al media coreano This Is Game (via Wccftech): il problema fondamentale risiederebbe nella sequenza temporale del processo di sviluppo che caratterizza gran parte dell'industria contemporanea.
La maggior parte degli studi di sviluppo inizia infatti a lavorare sui propri progetti utilizzando configurazioni hardware di fascia alta, rimandando sistematicamente le fasi di ottimizzazione e testing su sistemi meno performanti agli ultimi stadi della produzione.
Questa prassi, apparentemente logica dal punto di vista operativo, genera però conseguenze negative significative quando i titoli raggiungono il mercato del consumatore medio, che per la maggior parte non possiede configurazioni così elevate, portando così ai problemi di ottimizzazione ormai noti al grande pubblico.
Il CEO di Epic Games ha sottolineato come l'ottimizzazione non rappresenti un compito semplice da affrontare nelle fasi finali dello sviluppo, ma dovrebbe invece essere integrata fin dalle prime fasi del processo creativo.
La crescente complessità dei videogiochi moderni, notevolmente superiore rispetto ai titoli di dieci anni fa, rende infatti impossibile risolvere tutti i problemi di performance intervenendo esclusivamente a livello del motore grafico.
La soluzione, secondo Sweeney, richiede una collaborazione più stretta tra gli sviluppatori di giochi e il team che lavora sul motore grafico stesso: questa sinergia dovrebbe tradursi in un approccio più olistico alla gestione delle performance, dove ogni elemento del processo di sviluppo viene considerato in funzione dell'ottimizzazione finale.
Per affrontare sistematicamente queste problematiche, Epic Games ha delineato una strategia articolata su due fronti principali: il primo riguarda il miglioramento del supporto tecnico di Unreal Engine 5, con l'implementazione di funzionalità di automazione specificamente progettate per diversi tipi di dispositivi, cosa che dovrebbe rendere il lavoro degli sviluppatori più rapido ed efficiente.
Il secondo aspetto della strategia si concentra sulla formazione professionale degli sviluppatori: Epic intende implementare programmi di training specializzati sull'ottimizzazione, con l'obiettivo di sensibilizzare la comunità di sviluppatori sull'importanza di integrare considerazioni relative alle performance fin dalle prime fasi progettuali.
Mentre Epic Games lavora su queste iniziative a lungo termine, i risultati degli sforzi di ottimizzazione a livello di motore grafico sono già visibili nelle versioni più recenti del software: Unreal Engine 5.6, rilasciato alcuni mesi fa, incorpora miglioramenti sostanziali che promettono di influenzare positivamente le performance dei futuri titoli in sviluppo.
Le stime fornite da Epic indicano incrementi delle prestazioni GPU fino al 25% e delle prestazioni CPU fino al 35%, cifre che potrebbero tradursi in un'esperienza di gioco significativamente più fluida per gli utenti finali.
Questi progressi rappresentano un passo importante verso la risoluzione delle problematiche di performance che hanno caratterizzato diversi titoli recenti sviluppati con il motore grafico di Epic Games, con l'augurio di poter presto abbandonare queste polemiche una volta per tutte.