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Pro
- Un mix irresistibile
- Gameplay solido e ironia al comando
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Contro
- Reggerà la pressione degli Arkham?
Conclusioni Finali di SpazioGames
Una delle più grandi sorprese dell’Opening Night Live della Gamescom 2025 è stata senza ombra di dubbio alcuno LEGO Batman: L’eredità del Cavaliere Oscuro.
Nel caso vi siate persi il trailer rilasciato durante la serata condotta de Geoff Keighley, il nostro consiglio è quello di recuperarlo e di gustarvelo per bene.
La nuova avventura a mattoncini dedicata al crociato incappucciato pare infatti proprio voler settare ancor più in alto l’asticella per le produzioni LEGO, portandole a un livello completamente nuovo. Il tutto raccontandoci l'intera storia di Batman e non solo una manciata di avvenimenti.
Un’impresa certamente non da poco, e che non nasconde neanche poche insidie dietro essa, ma che TT Games pare proprio essere in grado di compiere.
Una Gotham a mattoncini
Dopo aver passato circa un’ora tra le strade di Gotham in compagnia di Batman, la sensazione è infatti quella che la software house britannica abbia fatto proprio centro, confezionando un’opera imperdibile non solo per i fan dei mattoncini o del personaggio DC Comics, ma per tutti gli amanti dei videogiochi in generale. Andiamo però con ordine.
La nostra prova in compagnia di LEGO Batman: L’eredità del Cavaliere Oscuro si è suddivisa in due grosse sezioni. Durante la prima abbiamo avuto modo di girare liberamente per un quartiere di Gotham, utilizzando anche l’immancabile Batmobile, mentre nella seconda di completare una lunga missione nell’impianto produttivo Ace Chemicals. Un hands-on, insomma, a tutto tondo, che ci ha permesso di toccare sia la natura narrativa del titolo che quella open world.
Le impressioni, inutili girarci troppo intorno, sono davvero positive, con L’eredità del Cavaliere Oscuro che ha saputo divertirci, stupirci e anche strapparci ben più di una risata in poco meno di un’ora.
Il sentimento generale è quello di trovarsi dinnanzi a un titolo della serie Arkham (che trovate anche su Amazon) più che a un classico videogioco LEGO; il tutto senza però snaturare gli stilemi su cui si sono fino ad oggi retti i titoli basati sugli iconici giocattoli danesi.
I primi istanti in compagnia del già attesissimo titolo gli abbiamo infatti passati prendendo a pugni qualche fastidioso criminale, il tutto attraverso un sistema di combattimento che ricorda da vicino l’ottimo e celebre freeflow combat della saga di Arkham. Tra proiettili da schivare, assalti da bloccare e combo assestate con cura il feeling è infatti fin da subito ottimo e ci porta con il pensiero dritti ai capolavori di Rocksteady.
Non sono però solo i combattimenti a farci tornare indietro nel tempo, nel senso buonissimo del termine, ma anche tutto ciò che ci gira attorno. Durante la sezione free roaming ci siamo infatti trovati ad aggirarci tra l’oscura - ma colma di situazioni ilari come da perfetto stile LEGO - Gotham, arrampicandoci sugli edifici, lanciandoci con il rampino e planando tra una zona e l’altra.
Non potevano poi non esserci collezionabili disseminati un po’ ovunque e, ovviamente, neanche gli immancabili puzzle dell’Enigmista. Come non citare infine anche le sezioni con la Batmobile, che è tra l’altro personalizzabile in quanto ad aspetto così proprio come Batman e gli altri personaggi giocabili.
Sia che siate degli appassionati degli Arkham che della trilogia cinematografica di Nolan o, ancora, dei fan storici dell’uomo pipistrello troverete quindi l’outfit perfetto per voi e in grado di farvi volare con i ricordi.
Combattere il crimine
Se la prima sezione a Gotham ci ha quindi fatto conoscere l’anima open world de L’eredità del Cavaliere Oscuro, la seconda ci ha invece mostrato come sia possibile unire il tutto all’interno di una singola missione. Durante il nostro assalto alle Ace Chemicals abbiamo infatti avuto modo di provare tutte le potenzialità del titolo, cimentandoci in sezioni stealth, puzzle da risolvere, vari combattimenti e, anche, nell'utilizzo delle abilità dei personaggi a nostra disposizione.
Nel nostro provato abbiamo infatti potuto utilizzare sia Batman che il commissario Gordon, con gli sviluppatori del titolo che ci hanno comunque assicurato come saranno anche altri i personaggi giocabili nella versione completa dell’opera. Tornando però al nostro duo, essi sono dotati di abilità uniche, indispensabili per procedere nel corso del gioco. Il cavaliere oscuro è ad esempio dotato di Batarang, con i quali attivare pulsanti lontani, mentre Gordon di una pistola che spara schiuma, perfetta per bloccare fuoriuscite di gas da qualche tubo danneggiato.
Sul lato del combattimento e dei movimenti si comportano invece praticamente nello stesso modo, anche se TT Games ha inserito particolari chicche per distinguerli pure in tali fasi. Le eliminazioni furtive o le finisher, per esempio, sono altamente umoristiche e dedicate al personaggio che stiamo utilizzando al momento.
Proprio durante una sezione più lineare, come è appunto una missione di gioco, è possibile ammirare particolarmente lo spirito ironico di cui è pregno il titolo e anche tutti quegli omaggi al personaggio che lo studio britannico ha disseminato un po’ ovunque.
Assolutamente di rilievo è poi l’aspetto tecnico, con LEGO Batman: L’eredità del Cavaliere Oscuro che ha saputo convincerci con un’ottima gestione della luce e, più in generale, un comparto grafico di livello. Nonostante il gioco arriverà solo il prossimo anno sulle nostre console, l’esperienza complessiva si è poi rivelata fin da ora discretamente pulita e dotata di un framerate granitico.
LEGO Batman L’eredità del Cavaliere Oscuro: in conclusione
A colpire particolarmente è in ogni caso la curata commistione con la quale TT Games è riuscita a ibridare insieme l’anima dei videogame LEGO con lo spirito degli Arkham, senza scendere a compromessi eccessivi o rinunciare a meccaniche chiave di una delle due basi su cui si fonda L’eredità del Cavaliere Oscuro. Un risultato, ve lo abbiamo già detto più volte nel corso dell’articolo ma vogliamo ulteriormente sottolinearlo, assolutamente non facile da raggiungere ma che lo studio britannico sembra per ora aver colpito in pieno.
Se ce lo avessero chiesto prima di imbarcarci sull’aereo che ci ha portati a Colonia, molto difficilmente avremmo inserito un videogioco LEGO tra le più grosse sorprese della Gamescom 2025, ma, dopo averlo visto e provato, non abbiamo proprio potuto fare a meno di inserirlo all’interno della nostra personalissima whislist del 2026.
Ah, ve lo avevamo detto che il tutto sarà vivibile completamente anche in co-op?