Electronic Arts ha dovuto rassicurare i propri dipendenti attraverso un documento ufficiale depositato presso la Securities and Exchange Commission statunitense, dopo che l'annuncio della mega-acquisizione da 55 miliardi di dollari aveva scatenato preoccupazioni interne sulla stabilità lavorativa e sui possibili stravolgimenti organizzativi. Il colosso videoludico, che diventerà privato grazie all'operazione orchestrata da un consorzio di investitori guidato dal fondo sovrano saudita, si è trovato costretto a chiarire pubblicamente le implicazioni del deal per tranquillizzare una forza lavoro in apprensione.
La principale fonte di ansia tra i lavoratori riguardava l'eventualità di licenziamenti di massa, scenario che EA ha categoricamente escluso nel breve termine. L'azienda ha specificato nel filing SEC che non ci saranno "cambiamenti immediati" nella composizione della forza lavoro, garantendo che "i posti di lavoro, i team e le attività quotidiane" rimarranno invariati dopo la finalizzazione dell'accordo. Si tratta di una rassicurazione importante per un settore, quello dei videogiochi, che negli ultimi anni ha vissuto ondate di ristrutturazioni e tagli al personale.
Il management ha inoltre confermato che il team dirigenziale attuale non subirà modificazioni a seguito dell'acquisizione. Questa continuità ai vertici rappresenta un segnale di stabilità per gli investitori e per i dipendenti, suggerendo che il consorzio acquirente intende preservare l'attuale struttura decisionale dell'azienda.
Un'altra preoccupazione sollevata internamente riguardava i possibili cambiamenti nella cultura aziendale di EA, aspetto che l'azienda ha definito come destinato a "rimanere immutato". Il documento ufficiale sottolinea che la società continuerà a essere guidata dai suoi valori fondanti: creatività, spirito pionieristico, passione, determinazione, leadership e lavoro di squadra.
"Il consorzio sostiene e si impegna a investire nei nostri dipendenti eccezionali e nella nostra solida cultura", ha dichiarato EA nel filing. L'azienda ha aggiunto che gli investitori condividono la visione strategica dell'azienda e che la loro decisione di effettuare questo investimento storico riflette la fiducia nella direzione intrapresa.
Dal punto di vista strategico, EA vede nell'operazione un'opportunità per accelerare i propri piani di crescita. L'azienda ha spiegato che il passaggio al controllo privato fornirà "la capacità di muoversi più velocemente e sbloccare nuove esperienze su scala globale". Questo cambio di assetto proprietario dovrebbe garantire maggiore flessibilità creativa e operativa per spingere l'innovazione e costruire la prossima generazione di esperienze di intrattenimento.
L'orizzonte temporale più lungo degli investimenti, tipico delle società private rispetto a quelle quotate, rappresenta uno dei vantaggi principali dell'operazione secondo la dirigenza EA. Questa prospettiva dovrebbe permettere investimenti a lungo termine senza la pressione dei risultati trimestrali che caratterizza le società pubbliche.
Il consorzio acquirente, annunciato ufficialmente lunedì 29 settembre, include il Public Investment Fund dell'Arabia Saudita, Silver Lake e Affinity Partners. Il gruppo di investitori acquisirà il 100% di Electronic Arts, con il PIF che convertirà la sua attuale partecipazione nella società. EA prevede che la transazione si concluderà nei prossimi sei-nove mesi, tempi relativamente rapidi per un'operazione di questa portata nel settore tecnologico.
L'operazione da 55 miliardi di dollari rappresenta una delle acquisizioni più significative mai realizzate nell'industria videoludica, superando precedenti mega-deal come quello di Microsoft per Activision Blizzard. La mossa riflette l'interesse crescente dei fondi sovrani e degli investitori istituzionali verso il settore dell'intrattenimento digitale, considerato strategico per il futuro dell'economia digitale globale.