Il ritorno di The Elder Scrolls IV: Oblivion in versione rimasterizzata ha fatto centro: grafica migliorata, prestazioni moderne e, soprattutto, un tuffo nostalgico in una delle esperienze GDR più profonde mai create da Bethesda.
Ma c’è un effetto collaterale inatteso: ora Skyrim sembra. limitato. Chi si è immerso per decine o centinaia di ore in Oblivion Remastered e prova a tornare a Skyrim (il gioco lo trovate su Amazon) si trova spaesato, frustrato. E i motivi sono più seri di quanto possa sembrare.
Uno dei punti di forza di Oblivion è sempre stato il suo sistema magico. Articolato, profondo, sperimentale: si possono creare incantesimi personalizzati, combinare effetti devastanti, e diventare dei veri e propri semidei arcani.
Skyrim, per contro, ha optato per un approccio più semplice, più user-friendly, ma meno flessibile. E per molti giocatori che hanno riscoperto Oblivion Remastered, questo è un grosso passo indietro.
Anche il sistema di alchimia è stato ridotto all’osso in Skyrim rispetto alla varietà e alla libertà dell’episodio precedente.
E non parliamo nemmeno della disparizione dell’attributo acrobazia, che permetteva di saltare come se si fosse Spider-Man, soprattutto potenziando le skill e con l’aiuto delle pozioni giuste.
Su Reddit, l’utente DoggosRneat ha riassunto il sentimento comune: «Dopo 200 ore su Oblivion Remastered, non riesco a superare quanto sia lento il movimento in Skyrim. Mi sento come se stessi correndo nella melassa, anche con l’armatura leggera. E non fatemi iniziare sui salti ridicoli del Dovahkiin.»
Anche la telecamera in terza persona è migliorata nel remaster: una critica spesso rivolta al vecchio Oblivion era la sua telecamera in terza persona, poco naturale e quasi comica.
Ma la versione rimasterizzata ha rivisto anche questo aspetto, rendendola fluida, moderna e “giocabile” per davvero.
Il paradosso è evidente: Skyrim, pur essendo il capitolo più popolare e accessibile della saga, viene percepito come un downgrade da chi ha appena vissuto l’esperienza più strutturata e libera del suo predecessore rimasterizzato.
Oblivion, con tutte le sue stranezze e i suoi limiti tecnici, ha ancora qualcosa di speciale da offrire: libertà. E una libertà che ai fan della serie non è sfuggita, e neppure a Stefania nella sua recensione del gioco.